La mini ripresa di febbraio non frena il calo dei consumi: vendite giù del 5,7% rispetto al 2020
L’Istat registra “un’ampia crescita congiunturale"
Consumi ancora in affanno, anche se febbraio registra una lieve inversione di tendenza. Secondo l’Istat, le vendite al dettaglio hanno fatto segnare a febbraio un aumento del 6,6% rispetto a gennaio e un calo del 5,7% sullo stesso periodo dello scorso anno: l’ultimo mese, prima dello scoppio della pandemia. L'istituto di statistica spiega che “si registra un’ampia crescita congiunturale, trainata dalle vendite dei beni non alimentari, in notevole recupero rispetto ai livelli depressi degli ultimi tre mesi. In termini tendenziali, invece, permane un calo marcato, sia nel settore alimentare sia in quello non alimentare. Tanto nella grande distribuzione, quanto nelle imprese operanti su piccole superfici, diminuiscono le vendite per entrambi i settori merceologici”. Nel dettaglio, a febbraio la crescita congiunturale è dovuta al marcato recupero dei beni non alimentari (+14,8% in valore e +15,4% in volume) che, invece, sono in calo (-2,4% in valore e -2,2% in volume). Nel trimestre dicembre 2020-febbraio 2021, le vendite al dettaglio diminuiscono, in termini congiunturali, del 2,2% in valore e del 2,6% in volume. I beni non alimentari calano del 4,1% in valore e del 5% in volume, gli alimentari – complici le feste – sono in crescita (+0,1% in valore e +0,5% in volume).
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