Il Movimento 5 Stelle guidato da Conte fa un balzo e aggancia la Lega
Crolla il Pd: perdono posizioni Lega e Fratelli d'italia
Qualche giorno fa un incontro all'hotel Forum di Roma ha sugellato l'avvio di una "rifondazione" del M5Stelle guidata da Giuseppe Conte. L'ex premier, che per due anni ha condotto il governo retto da una maggioranza cosiddetta giallorosa, con grillini, Pd, Leu e Iv, ha lasciato il mese scorso il posto a Mario Draghi. E proprio la cerimonia del passaggio delle consegne con il commosso applauso dei dipendenti di Chigi all'ex presidente del Consiglio e il record di oltre un milione di like nel suo post di commiato sui social ha dato la misura del "link di empatia" creato con i cittadini nel corso di un governo caratterizzato dall'emergenza pandemica. Conte e la sua popolarità oggi potrebbero rappresentare la via d'uscita da una crisi lacerante nella quale sembra caduto il M5Stelle. E l'investitura dell'ex premier come "rifondatore" piace agli italiani. Tanto che, secondo l'ultimo sondaggio Swg*, l'ipotesi di un M5S guidato da Conte porterebbe i consensi addirittura al 22,5 per cento, con un balzo di 6,2 punti sui valori attuali, in appena una settimana.
Il M5S agganciato alla Lega
Il M5Stelle aggancerebbe così la Lega di Matteo Salvini, che si posizionerebbe al 22,3% (con -1,1%). Il sondaggio assegna contemporaneamente al Pd il 14,2 per cento dei consensi (con un calo del 4,3) sempre rispetto alla rilevazione di una settimana prima. Ma anche Fratelli d'Italia, unica formazione rimasta all'opposizione del governo Draghi, va al al 16,1 per cento perdendo quasi un punto (0,9). Forza Italia va al 6,1, con un -0,8% e tutti gli altri oscillerebbero tra il 3,8 di Leu, ma menomata di un voto che è quello di Fratoianni di Sinistra italiana posizionatosi all'opposizione, e il 2,8 di Italia Viva. A non esprimersi è il 35 per cento degli intervistati.
Per il M5Stelle si apre un strada impegnativa, ma nata sotto i migliori auspici. Rinsaldare le lacerazioni interne, dovute al contestato appoggio al governo Draghi, sarà la prima grana da risolvere per Conte tenendo conto che sulla sua azione nel corso dell'incontro, a Beppe Grillo, garante del Movimento, avrebbe chiesto "mani libere". Da risolvere anche il ruolo futuro dello strumento di democrazia interna, la piattaforma Rousseau.
L'elaborazione di Termometro politico
Termometro politico mette inoltre a confronto le diverse rilevazioni di fatte dagli istituti Tecné, SWG, Termometro Politico e Ipsos, che hanno fotografato la situazione attuale. Quello che emerge è che Fratelli d’Italia tallona il Pd posizionandosi solo all'1,2% di distanza. Il partito guidato da Giorgia Meloni raccoglie infatti i consensi di tutti i presunti elettori di destra contrari al governo Draghi: per lei il 17,7%, con un avvicinamento pericoloso al PD, che invece scende sotto il 19%, ovvero al 18,9%. Il mezzo punto perso dalla Lega (giù al 23,4%) è chiaro che lo guadagna tutto Fdi. Il M5S risente della spaccatura su Draghi e si attesta al 14, mentre Leu mantiene il 3,7 e Azione il 3,2. Gli altri compreso Iv sotto la soglia di sbarramento.
*Indagine condotta con tecnica mista Cati-Cami-Cawi su un campione di 1200 soggetti maggiorenni residenti in Italia tra il 24 febbraio e il primo marzo 2021. Il campione è stratificato per zona e prevede quote per età e sesso. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentitività rispetto ai parametri di zona, sesso, livello scolare a partito votato alle ultime elezioni. Il margine di errore statistico dei dati riportati è del 2,8% a un intervallo di confidenza del 95 %.
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