Ottone placcato oro in conto lavorazione: la truffa seriale nell'Aretino
La "denuncia" social dell'orafo e consigliere regionale toscano, Gabriele Veneri
Si presentano per conto di grandi aziende, ma all’atto pratico sono dei truffatori. Diversi i casi che si sono registrati nell’Aretino, soprattutto in Valdichiana. La denuncia social arriva direttamente da Gabriele Veneri, oltre che orafo consigliere regionale toscano di Fratelli d’Italia. “Attenzione amici orafi – si legge nel post presente nella propria pagina Facebook - il delinquente seriale della val di Chiana è nuovamente in azione. Mi hanno riferito che continua imperterrito a girare per le aziende e truffare indisturbato. Il sistema è sempre quello: ottone placcato oro in conto lavorazione. Ha tante denunce a suo carico ma in questo bel Paese la giustizia a quanto pare non è uguale per tutti. Occhi aperti”. Altre, però, nel corso della settimana sono state le segnalazioni come per esempio quella del Laboratorio Saggi Srl (lamina in foto) che scrive. “Parè che ci sia una persona o una banda organizzata, che per il momento si muove nell'aretino ma non è escluso anche a Vicenza. Come conto lavorazione danno delle lamine in ottone marchiate 9990. Non firmate niente se non siete sicuri che sia oro puro, è successo che qualcuno abbia firmato la bolla di c/lavorazione e si sia accorto dopo che fosse ottone. Posizionate le telecamere in modo che possano riprendere mentre la persona vi dà il conto lavorazione. Queste persone si presentano con dei nomi di aziende importanti, ovviamente non dicono sempre lo stesso nome: hanno già agito in aziende di Arezzo”.
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