Ex 3 bis: anche la Regione Toscana si è espressa positivamente, ora il via ai lavori
Marcelli: "Speriamo che a questo punto sia tutto a posto"
Novità decisiva per l’inizio dei lavori sulla ex 3 bis a nord di Pieve Santo Stefano. Sembra che finalmente sia arrivata la volta buona per l’apertura del cantiere sulla complanare della E45. La certezza del momento è costituita dall’ultimo parere favorevole, quello dell’ufficio ambiente della Regione Toscana, legato al fatto che il tracciato di vecchia statale è geograficamente collocato all’interno della riserva naturale Alta Valle del Tevere Monte Nero, che a sua volta costituisce una sorta di zona cuscinetto poiché confinante con il Parco delle Foreste Casentinesi. Ebbene, l’ok da Firenze è arrivato con l’inizio della settimana e Claudio Marcelli, sindaco di Pieve Santo Stefano, ha subito provveduto a inviare ad Anas tutta la documentazione richiesta per far sì che nel più breve tempo possibile le certificazioni lascino il posto all’operatività. “Speriamo a questo punto di essere a posto al 100% con quanto ci era stato richiesto, tanto più che abbiamo eseguito alla lettera tutte le indicazioni – ha dichiarato lo stesso Marcelli – e quindi credo proprio che non vi siano più impedimenti di alcun genere. Non vorrei, insomma, che adesso Anas pretendesse altri fogli. Non ci resta quindi che attendere: la prossima informazione che intendo comunicare dovrà riguardare la data di inizio dell’opera di ripristino della ex Tiberina”. Sulle sue disastrate condizioni e sull’importanza rivestita come alternativa viaria, nel delicato tratto appenninico di confine fra Valsavignone e Canili di Verghereto, sono stati scritti fiumi di inchiostro dalla fine degli anni ’90 a oggi, fino a quando il 16 gennaio 2019 non è avvenuto il “fattaccio” della chiusura del Puleto; di tutte le ipotesi possibili ma temporanee (vedi interruzioni per ghiaccio o incidente) si era parlato, senza mettere in preventivo quel sequestro del viadotto che è stata la classica mazzata caduta fra capo e collo, con le note ripercussioni e una riapertura totale al traffico avvenuta dopo quasi nove mesi. Ripetuti anche gli appelli delle istituzioni sia emiliano-romagnole che ovviamente toscane, con le interrogazioni del consigliere Marco Casucci della Lega e l’impegno dell’oramai ex assessore Vincenzo Ceccarelli. La prima tranche dei lavori riguarda gli iniziali 1200 metri di strada sui quasi cinque chilometri in totale, comprensivi della vistosa frana presente, partendo da Valsavignone e anche dei muri di retta. Un pezzo tanto breve quanto bisognoso di interventi, per il quale sono stati stanziati i due milioni e mezzo di euro originariamente previsti per l’intero segmento in stato di abbandono. L’importante è ora cominciare, cercando di fare in modo che a ogni inverno non si riproponga più il rebus tristemente noto.
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