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Città di Castello: Vincenzo Bucci presidente della commissione controllo e garanzia del Comune

Rimandata invece l'elezione del vice

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Nella seduta di ieri, giovedì 14 gennaio 2021, Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, è stato nominato presidente della Commissione Controllo e Garanzia del comune di Città di Castello. Nel dibattito, Francesca Mencagli, come presidente del consiglio comunale, ha aperto il dibattito con Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, che ha posto la candidatura di Giorgio Baglioni, capogruppo della Lega, “un ragazzo in gamba che si sta impegnando e che speriamo accetti l’incarico perché la Commissione può fare la differenza e credo debba andare al maggior partito di opposizione”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha sottolineato che “da molto tempo, volutamente o no, la Lega, che ha sempre avuto la presidenza, non ha brillato per operatività. Speriamo che questa volta vada meglio”. Giorgio Baglioni, capogruppo Lega, ha ringraziato Sassolini: “So che questo organismo è deputato al controllo, sono da poco in consiglio ma non mi sono mai tirato indietro. La Lega ha responsabilità per la presidenza ma il vicepresidente c’è sempre stato e poteva supplire. Non voglio fare polemica comunque. Nel molto o poco tempo rimasto è importante farla funzionare per far conoscere meglio ai cittadini l’Amministrazione. In caso di mia elezione svolgerò questo ruolo con serietà leale collaborazione istituzionale e avendo come riferimento il bene dei tifernati”. Luciano Bacchetta, sindaco di Città di Castello, ha rinnovato l’invito a rispettare il bon ton istituzionale: “Il voto sul presidente deve essere solo dei consiglieri di minoranza, quindi Bucci Arcaleni, Sassolini e Baglioni, che se venisse eletto sarebbe di buon auspicio per la sua carriera, chi l’ha preceduto è diventato onorevole. La commissione è stata ferma non per responsabilità del vicepresidente ma per le dimissioni dei presidenti della Lega. Buon lavoro a chi farà il presidente”. Bucci: “Il vicepresidente aveva il compito di convocarla la commissione. Chieda al segretario comunale”. Sindaco: “Non ho mai detto che la commissione non doveva essere convocata. Quando si è tentato di indicare un nuovo presidente, ho detto che mancando il consigliere di un partito che ha preso il 12% non era opportuno votare un presidente in tre”.  Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha fatto la dichiarazione di voto: “Astensione sulla presidenza che si augura possa lavorare da subito e buon lavoro al presidente indicato Giorgio Baglioni. La commissione è stata istituita da questa amministrazione e non era scontato. E’ stato un peccato il lungo black out”. Luciano Domenichini, consigliere dei Democratici, si è associato all’augurio “di raggiungere il traguardo e di buon lavoro per Baglioni. Nei mesi di fine legislatura proviamo a recuperare il tempo perso e ordine anche di fronte ai cittadini”. Vittorio Morani,capogruppo del PSI, ha ricordato: “Lo statuto comunale prevede questa Commissione e il suo iter è stato travagliato, non per colpa della maggioranza. Il presidente delle garantire l’imparzialità della commissione. Dobbiamo farla funzionare, il presidente è indicato dalla minoranza e il vice dalla maggioranza. Anche noi ci asteniamo”. Gaetano Zucchini, capogruppo dei Democratici, ha detto: “Mi auguro che la Commissione riesca ad esercitare le sue prerogative di controllo e garanzia, non è una commissione di inchiesta. Averla costituita in questa legislatura è un segno del valore che l’Amministrazione dà alla partecipazione. Ci asterremmo sul presidente”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto “Chiunque sia eletto deve impegnarsi e far funzionare l’organismo”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha fatto mettere a verbale di “non essere d’accordo di non stare in presenza per una votazione a scrutinio segreto. Creiano un precedente e in capigruppo avevamo deciso diversamente. Da qui alla fine della legislatura potrebbero esserci occasioni ben più importanti di questa”. Francesca Mencagli, che come presidente del consiglio comunale, presiedeva la riunione ha ribadito che “la segretezza, come ha appurato anche la segreteria, è garantita dal sistema”. Sulle modalità di procedura sulla segretezza è intervenuto chiedendo garanzie Sassolini. L’esito della votazione ha dato come esito: 4 astenuti, 2 voti Baglioni e 3 voti Bucci, che è stato eletto presidente. Ne è seguito un dibattito accesso: Lignani ha detto che “la maggioranza ha interferito sul voto. Bucci dovrebbe dimettersi”. Bucci: “La maggioranza ha sbagliato i conti. Chieda alla maggioranza dove sono finiti i voti”. Sassolini: “Sgarbo istituzionale alle minoranze. E’ un gesto di debolezza manifesta. Bucci entra in maggioranza. Ci sono stati accordi segreti”. Mirko Pescari, capogruppo del PD, ha detto: “Due gruppi della maggioranza si sono espressi ma uno no. Faccia chiarezza. La Commissione deve rispettare i rapporti di forza dentro il consiglio, con questi giochi non aiutiamo il consiglio specialmente se la prerogativa è la trasparenza. Se la nomina non è trasparente il torto più grande lo facciamo all’istituzione. Il sistema doveva bloccare il voto della maggioranza”. Baglioni: “riprendiamo la commissione per la trasparenza in modo poco trasparenza. Anch’io guardo i pronunciamenti mancanti. Ci sarà una maggioranza di governo e di controllo. Lo sgarbo non è a me ma alle istituzioni”. Marco Gasperi, capogruppo del Gruppo Misto: “Auguri a Bucci. Il voto secondo me non è valido. C’è un appiattimento verso un’area di sinistra dichiarata. Invito come vicepresidente l’opposizione a non partecipare ad una Commissione che spetta ad una opposizione vera”. Il sindaco: “situazione imbarazzante, non c’è una nuova maggioranza. Il terzo voto è di una persona non serie, ci sono regole in politica che vanno rispettate. La commissione con questa presidenza è delegittimata. Invito a non eleggere il vicepresidente perché saremo complici. La cosa accaduta stasera è gravissima. Grave mancanza di rispetto per le istituzioni ed è una lezione per chi con questi ha simpatizzato. Non credo sia stato Procelli”. Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, ha detto: “Da quando sono uscito dalla maggioranza ho sempre votato tutto e ho rispettato gli impegni. Quello che mi stupisce è l’interesse di questa commissione che si è riunita tre o quattro volte in cinque anni e adesso sembra fondamentale. E’ la prima volta che sento dire che qualcuno non è il presidente di qualcun altro. Di solito si dice il contrario. Non credo che Bucci sia in maggioranza, ha sempre votato con le opposizioni”. Rigucci: “Non ci accaniamo contro Bucci. Io devo discutere tanti dossier in questa commissione, per me Bucci è presidente”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia: “Nessuno si è scandalizzato per oltre un anno e mezzo di stop della commissione. La Lega ha sempre avuto la commissione: Marchetti, Mancini, Innocentini, dimissioni di Castellari. La vicepresidente poteva supplire. Ci sono responsabilità nella Lega e nella maggioranza. Sulla nomina, Bucci non ha nulla da invidare a Baglioni. Forse questa volta si è votato il meglio, al di là di qualsiasi inciucio. Il voto valido è quello espresso dalla commissione. Non capisco chi vuole il boicottaggio istituzionale della commissione non eleggendo il presidente”. Lignani: “Ero contrario a questa commissione e preferivo per le minoranze la presidenza di una commissione ordinaria. Se si vota il vicepresidente il sindaco viene sconfessato, l’unica strada è che la maggioranza abbandoni i lavori, non basta l’astensione. Anch’io credo a Procelli”.  Sindaco: “Siccome si è creato un vulnus in questa commissione mi sembra opportuno che non si voti il vicepresidente è una mia opinione. Abbiamo alterato un meccanismo istituzionale”. Gasperi: “La commissione si è riunita grazie al pungolo mio e di Rigucci. Oggi Bucci ha preso il voto della maggioranza per una commissione che va all’opposizione. Non è ostruzionismo, il problema non sono i 20 mesi di stop ma questo voto che non rispetta i meccanismi democratici perché influenzato dalla maggioranza. Ora la prova del nove deve essere la velocità di convocare Sogepu, Polisport etc…”. Zucchini: “Mi lascia perplesso quando accaduto stasera, l’interferenza di questo voto destabilizza il quadro. La minoranza non ha cercato di concordare la presidenza? Io non me la sento di fare il vicepresidente. Non mistifichiamo la verità: Bucci ha la legittimità del voto e rappresenta l’opposizione ma la maggioranza non doveva avere atteggiamenti non corretti che depotenziano la commissione stessa”. Baglioni: “Non è detto che Bucci sia meglio di me. La minoranza e la maggioranza non devono partecipare. Avevamo concordato anche con Bucci. Noi non staremo a guardare”. Bucci: “La maggioranza guardi al suo interno. State contravvenendo alle regole della democrazia dentro il comune. La Lega ha avuto un grande presidente, Marchetti, ma poi l’attività è andata scemando perché in questa commissione si poteva davvero fare chiarezza”. Sassolini: “Non mi sento rappresentato da Bucci. Da oggi non parteciperò a questa commissione”. Tavernelli: “Sempre corretto. Avreste dovuto accertarvi voi di minoranza di avere i numeri per il presidente. La vicepresidente Masciarri ha più volte detto che i ritardi dipendevano dal fatto che la minoranza non era in grado di eleggere il presidente. Aveve 4 voti e non avete saputo utilizzarli”. Domenichini: “Il tempo è galantuomo. Mi dispiace per Bucci e per Baglioni”. Non si è proceduto alla nomina del vicepresidente.

Redazione
© Riproduzione riservata
15/01/2021 14:34:17


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