Tiberina 3Bis, manca un'autorizzazione: lo sblocco entro metà mese
La preoccupazione del sindaco di Pieve Santo Stefano, Claudio Marcelli
Anno nuovo, problema vecchio. È quello relativo alla Tiberina 3Bis, in particolare i sei chilometri che separano Pieve Santo Stefano da Canili di Verghereto che fungono pure da confine regionale tra Toscana ed Emilia Romagna. Da quello che trapela, però, la situazione si dovrebbe sbloccare entro metà mese con l’arrivo dell’ultima autorizzazione: dopo il parere favorevole della Soprintendenza, infatti, manca all’appello quello della Regione Toscana. Non nasconde la sua preoccupazione, però, il sindaco di Pieve Santo Stefano Claudio Marcelli. “Dal progetto originario presentato oltre un anno fa – spiega – dove furono richieste un sacco di autorizzazioni, siamo poi passati in maniera definitiva al primo progetto stralcio che assorbe tutte le risorse disponibili: questo è venuto fuori poiché si è verificato quello che il Comune di Pieve sosteneva negli anni; ovvero, con due milioni e mezzo di risorse era difficile mettere mano a tutta la strada. A quel punto Anas ha dovuto ricorrere ad un progetto stralcio che ha riseguito, purtroppo questa è la burocrazia, l’iter della prima autorizzazione. Di mezzo, poi, ci si è messo anche il Covid-19 ma non solo e quindi siamo nella fase di attesa dell’ultima autorizzazione che contiamo possa arrivare entro metà mese. Il 2021 speriamo sia foriero di buone notizie – conclude Marcelli – e non di nuovi incubi: purtroppo questo problema della Tiberina 3Bis non essendo stato inquadrato con l’urgenza che chiedevamo noi nei decreti del Puleto, i rilasci autorizzativi non sono così rapidi”.
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