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Il maltempo frena la ricollocazione della Croce sul Sasso di Simone

Ai militari del Poligono Militare la cittadinanza onoraria del Comune di Sestino

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La storica Croce del Sasso di Simone, abbattuta nel 2017 da una violenta tempesta, sta nel cuore di molti amministratori, cittadini, responsabili dell’area Riserva Naturale-Parco Interregionale a vari livelli. Ricollocarla il prima possibile sulla sommità del Sasso è un impegno costante. “Già  l’amministrazione di Marco Renzi – spiega l’attuale sindaco Franco Dori – aveva impostato il progetto di recupero. La Regione Toscana aveva  stanziato un consistente contributo e così anche il confinante parco interregionale con sede in Carpegna. I militari hanno assicurato sempre la loro collaborazione”. In effetti non mancano problemi pratici, perché trasportarla, la croce, e ricollocarla sul piedistallo, lavorare ad oltre 1200 metri sul livello del mare, in un ambiente completamente naturale, dove ci  si arriva per strade lunghe  da percorrere, è oltremodo impegnativo. “Con i militari - prosegue il sindaco Dori – ci eravamo dati l’appuntamento per oggi, 3 dicembre. Tutto sembrava possibile, nonostante il tempo incerto. E’ partito da Viterbo l’elicottero per sollevare la croce e trasferirla sulla  vetta del Sasso, sono arrivati sul posto operai, il presidente  del parco  di Carpegna Lino Gobbi, gli addetti dell’Unione dei Comuni e il generale Angelo. M. Ristuccia, comandante della divisione “Vittorio Veneto” di Firenze. Ma la nebbia, che sembrava assottigliarsi, non ci ha lasciato uno  spiraglio di luce. Tutto rimandato, forse alla prossima  settimana, se tutto andrà bene”. Non è stata rimandata, invece, una brevissima ma toccante cerimonia a Sestino, nel teatro “P.Cavallini” per encomiare il Generale  Angelo M.Ristuccia del suo impegno e di quello della divisione che rappresenta, conferendogli omaggi artistici emblematici di Sestino in  attesa - ha esplicitato il sindaco Dori - di poter realizzare un evento particolarmente significativo all’altezza dell’avvenimento. Il consiglio  comunale, infatti, ha voluto ringraziare i vari responsabili del poligono militare che hanno dato tutta la loro collaborazione, con un riconoscimento   solenne e cioè la cittadinanza onoraria di Sestino. Sono stati così nominati,  Carlo Lamanna, Generale di Corpo d’Armata; Francesco Corallo, Capitano  del Poligono di Carpegna. Il volume pergamenaceo, iniziato con Carlo Bo e proseguito con Massimo Pallottino, Franco Ferrarotti e altri, si è così arricchito di altri “amici” che hanno lavorato per il bene  di Sestino. Resta  il fatto che sulla “Città del Sole”, lassù costruita con alacre laboriosità da Cosimo e da Francesco I dei Medici, il sole, oggi, non ha fatto neanche capolino.

Redazione
© Riproduzione riservata
03/12/2020 18:09:53


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