Smaltimento illecito dei rifiuti: scatta il sequestro da parte dei forestali di Sansepolcro
Dovevano essere intercettati, raccolti e smaltiti come rifiuti in impianti specializzati
I Carabinieri Forestali della Stazione di Sansepolcro, coadiuvati dai militari del gruppo ambiente della Procura di Arezzo e dal Dipartimento Arpat di Arezzo hanno sequestrato una intera unità locale, con conseguente blocco dell’attività, di una nota impresa specializzata nella produzione di inerti per l’edilizia della Valtiberina; i reati contestati sono: immissione in esercizio di un ciclo produttivo senza autorizzazione agli scarichi dei reflui industriali; smaltimento illecito, diffuso e incontrollato sul suolo di rifiuti liquidi costituiti da fanghi derivanti dal lavaggio di inerti e percolato prodotto dai rifiuti e dalle materie prime in stoccaggio all’interno del resede produttivo; apertura di uno scarico di refluo industriale sul suolo costituito dai medesimi rifiuti in assenza di autorizzazione; realizzazione di discarica non autorizzata di rifiuti speciali.
In particolare veniva accertato che la citata unità locale, nonostante avesse beneficiato di un rinnovo dell’aua (autorizzazione unica ambientale) nel corso dell’anno 2019 non godeva di alcun permesso per scaricare i propri reflui industriali (costituiti dai fanghi della lavorazione degli inerti da cava e percolato prodotto dallo stoccaggio dei rifiuti e delle materie prime) in alcun corpo recettore; da qui la seconda contestazione (smaltimento illecito) in quanto i citati reflui non potendo costituire uno ‘’scarico’’ dovevano essere intercettati, raccolti e smaltiti come rifiuti mediante il loro conferimento in impianti specializzati e autorizzati a riceverli; ed invece contrariamente a quanto prevede la normativa gli stessi venivano in parte dispersi sul suolo e in parte convogliati con uno scarico diretto sul suolo (la cui realizzazione è vietata per Legge) in una superficie verde; il tutto determinava una contaminazione avente una estensione di alcune migliaia di metri quadrati di superficie e come se ciò non bastasse nella citata Unità locale è stata rinvenuta discarica illecita tombata di rifiuti speciali costituiti da rifiuti per l’edilizia, rifiuti organici, imballaggi in plastica ferro, fanghi industriali e fusti dell’olio esausto etcc che proprio nella giornata del 6 novembre è stata completamente portata alla luce.
Le indagini, attualmente coordinate dalla dr.ssa Chiara Pistolesi e dal Magistrato di turno proseguiranno per completare gli accertamenti in corso e definire le responsabilità penali.
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