Indagine Ue su Amazon: avrebbe violato le norme antitrust
Userebbe enormi quantità di dati non pubblici sui rivenditori
La Commissione Europea è giunta alla conclusione preliminare che Amazon abbia abusato illegalmente della sua posizione dominante come fornitore di servizi in Germania e Francia. Il gigante dell'e-commerce "potrebbe aver utilizzato dati sensibili su larga scala per competere con i rivenditori più piccoli. Ora sta a loro rispondere", ha spiegato la vicepresidente della Commissione ue, Margrethe Vestager.
I dati
Il caso nasce dalla natura duale di Amazon, che opera sia come piazza virtuale nella quale rivenditori indipendenti possono vendere i propri prodotti direttamente ai consumatori, sia in proprio, come venditore al dettaglio sulla stessa piazza virtuale, in concorrenza con i rivenditori terzi. Come fornitore di servizi, Amazon ha accesso a una serie di dati non pubblici sugli affari dei rivenditori terzi, come ad esempio il numero delle merci ordinate e spedite ai clienti, il numero di visite alle offerte, la spedizione, la performance del rivenditore nel passato e altre informazioni, incluse le garanzie attivate sui prodotti. Le evidenze raccolte dalla Commissione indicano in via preliminare che quantità "molto grandi" di dati non pubblici relativi ai rivenditori sono disponibili ai dipendenti del servizio di vendita al dettaglio di Amazon e affluiscono direttamente nei sistemi operativi, che aggregano i dati e li utilizzano per calibrare le offerte al dettaglio di Amazon e le decisioni strategiche negli affari, a detrimento dei rivenditori stessi.
Queste pratiche consentono ad Amazon, ad esempio, di focalizzare le proprie offerte sui prodotti più venduti nelle singole categorie merceologiche e di aggiustare le proprie offerte in base ai dati dei rivenditori terzi. Per la Commissione, questo utilizzo dei dati non pubblici di altri rivenditori consente ad Amazon di evitare i "normali rischi" della concorrenza nella vendita al dettaglio e di fare leva sulla propria posizione dominante in Francia e Germania, che sono i maggiori mercati per Amazon nell'Ue, sui quali si concentra l'indagine della Commissione. Se confermata, questa condotta violerebbe l'articolo 102 del Tfue, che proibisce l'abuso di posizione dominante.
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