Confermato l'ergastolo a Oseghale per l'omicidio di Pamela Mastropietro
Il 32enne dopo la sentenza d’appello: questa non è giustizia, non l'ho uccisa io
La Corte d'assise d'appello ha confermato la condanna all'ergastolo per il 32enne Innocent Oseghale: è stato lui a uccidere, il 30 gennaio scorso, la 18enne Pamela Mastropietro. La sentenza è stata letta dal presidente Giovanni Trere', dopo circa 5 ore di camera di consiglio. Mentre era accompagnato fuori dall'aula, lo spacciatore nigeriano ha urlato: "Questa non è giustizia, non l'ho uccisa io", rivolgendosi anche alla mamma di Pamela, Alessandra Verni, che gli ha risposto. Oseghale ha urlato in italiano, mentre nella dichiarazione in aula si era affidato all'inglese e alla traduzione di un'interprete. "Che cosa, che cosa: dimmi", ha risposto la mamma di Pamela, che al termine della lettura della sentenza ha esclamato, con gli occhi lucidi: "Grande!". "Siamo dispiaciuti per l'esito di questo processo - ha detto l'avvocato Simone Matraxia, uno dei due difensori di Oseghale -: credevamo possibile una riforma della sentenza di primo grado". Il legale ha anche annunciato il ricorso in cassazione.
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