Rubrica Lettere alla Redazione
Non sono razzista ma realista: dobbiamo gestire il problema immigrazione in maniera diversa
Immigrazione, tasse, burocrazia e lavoro nero stanno uccidendo il nostro Paese
Il Governo giallorosso, oramai lo hanno capito tutti, sta lavorando per il ripristino del sistema Sprar e rimettere in mano ai Comuni la problematica dell’accoglienza dei migranti. Ovviamente i Comuni a loro volta affideranno la gestione di queste persone alle cooperative sociali che, grazie all’immigrazione, trasformeranno il tutto in un grande business. Qui non si parla di accoglienza o integrazione ma di creare un nuovo sistema produttivo (le cooperative percepiscono 35 euro al giorno per ogni immigrato) a basso costo (soldi sicuri e tassazioni agevolate). Il Governo, ancora una volta sta dimostrando l’incapacità di gestire gli sbarchi ormai fuori controllo, ma la gente non ha dimenticato le proteste e le rivolte di sindaci e cittadini contro degrado e delinquenza diffusa, italiani costretti alla fame e migranti ospitati in hotel, gli scandali e le ruberie di certe cooperative, lo sperpero di risorse pubbliche. I porti aperti in tempi di Covid-19 rappresentano una miccia per proteste, che ovviamente chi ci “ingrassa” o è alla ricerca di consenso politico, strumentalizza invocando il fascismo e il razzismo. Personalmente, la mia famiglia è sempre stata di sinistra e quindi non sicuramente razzista ma in questo caso le colorazioni politiche contano ben poco, c’è un problema che va risolto e non “spostato”. Immigrazione, tasse, burocrazia e lavoro nero (aumentato in maniera esponenziale nel 2020) stanno uccidendo un Paese che di problemi ne avevi tanti anche prima del Covid-19. Ma che futuro possiamo garantire ai nostri figli e nipoti?
U.B.
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