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Politica sotto l'ombrellone: intervista con Alessandro Casi segretario Lega Arezzo
"Vogliamo vincere ad Arezzo e in Toscana"
Un mese fondamentale, quello che attende Alessandro Casi, giovane segretario comunale della Lega ad Arezzo dal 2017. Ha 34 anni e ne aveva 29 quando è stato eletto consigliere comunale di maggioranza, a seguito della vittoria di Alessandro Ghinelli. Nella corsa per Palazzo Cavallo c’è anche lui, ovviamente per confermare il posto da consigliere.
Casi, le velate scaramucce politiche fra le due primedonne del centrodestra, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, non rischiano di favorire il centrosinistra?
“No, credo – anzi – che il centrodestra in questo momento sia molto unito anche in tutte le Regioni che andranno al voto. L’unità è totale e quanto sta succedendo fra Salvini e la Meloni è tipico di chi dà la caccia al primato, però alla fine l’intento è quello di riuscire a vincere le elezioni in tutte le Regioni che andranno al voto”.
I 209 miliardi di euro che arriveranno dall’Europa potrebbero dare più forza a questo governo, nonostante le divergenze di fondo fra Pd e 5 Stelle?
“La manovra dei soldi dall’Europa ha dimostrato per l’ennesima volta l’incapacità del premier Conte di portare risultati concreti: più del 60% dei soldi in prestito che arriveranno sono il risultato dell’accettazione da parte di altri Paesi e oggi non sappiamo nemmeno in che modo saranno investiti e se arriveranno in tempi celeri. Non dimentichiamo che ancora in Italia siamo alle prese con l’erogazione della cassa integrazione e siamo arrivati a un punto nel quale molte aziende potrebbero essere costrette a licenziare i dipendenti. Servono quindi aiuti concreti alle imprese”.
Elezioni regionali in Toscana: gli ultimi sondaggi parlano in favore di Eugenio Giani su Susanna Ceccardi. Cosa occorre per fare il ribaltone?
“Personalmente, è una sfida che vedo molto aperta: in Toscana non è certo semplice scardinare una tradizione politico-amministrativa che è sempre stata di sinistra e centrosinistra (specie nel Fiorentino), ma la Ceccardi si muove molto bene e Salvini le lascia il giusto spazio. La Ceccardi è diventata famosa per vincere le battaglie nelle quali non era favorita. Perché allora non crederci?”.
Ad Arezzo, il tempo che manca alla consultazione per le comunali gioca in favore di Alessandro Ghinelli oppure di Luciano Ralli?
“Direi che gioca in favore di Ghinelli, perché dopo Ferragosto inizierà la campagna elettorale in città e nelle frazioni e il sindaco uscente è benissimo in grado di affrontare l’avversario sui temi più importanti e di spiegare con chiarezza il suo programma. La campagna elettorale avvantaggia quindi Ghinelli e il centrodestra: diverse cose sono state fatte, altre sono ancora da fare e comunque i temi che volevamo portare avanti sono stati in gran parte affrontati”.
La frammentazione in atto ad Arezzo – tanti candidati sindaci e tantissimi candidati consiglieri – è un bene o un male?
“A questo giro, c’è senza dubbio una frammentazione maggiore. Abbiamo molti candidati e sicuramente in tanti avranno una mera funzione rappresentativa, senza però entrare nelle vere dinamiche. È chiaro che sarà frammentato anche il voto: a chi possa giovare questa situazione non lo so, però centrodestra e centrosinistra hanno un elettorato consolidato e con dietro i partiti a fare la voce grossa”.
Alessandro Casi ancora in corsa come consigliere comunale e probabilmente anche come capolista della Lega. Con quali premesse?
“Intanto, sarà il direttivo comunale della Lega a stabilire chi sarà il capolista. Per il resto, sono entrato cinque anni fa a Palazzo Cavallo e adesso proseguo il mio percorso da esponente istituzionale e da persona che deve tenere alla bandiera del partito. Il mio impegno è a 360 gradi anche nei rapporti con la coalizione, per cui debbo pensare alla campagna elettorale sia per la Lega che per me stesso”.
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