Covid nascosto sulla nave da crociera, scandalo in Norvegia
Quarantun positivi. L’Associazione infermieri: la faccia peggiore del capitalismo
Un Paese, la Norvegia, scandalizzato. Dopo il focolaio di Covid-19 scoperto a bordo di una nave della compagnia Hurtigruten, quella dei celebri “postali”, che si è scusata e ha ammesso i “suoi errori”, è sceso in campo il direttore dell’Associazione degli infermieri professionali norvegesi, che ha apertamente accusato la compagnia di aver fatto i propri affari alla faccia della salute pubblica.
La denuncia
Il quotidiano Nodlys in Norvegia ha titolato l’intervento del leader della Norwegian Nurse's Association Organization così: "La faccia peggiore del capitalismo: l'interesse personale economico ha avuto la precedenza sull'interesse sociale".
"Hurtigruten, che è l'orgoglio di tutta la Norvegia e un attore importante nella nostra società, ha fallito. Ciò che ora viene rivelato, vale a dire che inizialmente (i rappresentanti della compagnia) si sono rifiutati di informare dipendenti e passeggeri sulla possibile infezione a bordo della nave, nonostante diversi consigli professionali lo avevano consigliato, è incredibile”, si legge nell’intervento.
“Non vedo altro che un motivo finanziario per spiegare tutto ciò. Ciò significa che Hurtigruten dà la priorità al proprio guadagno finanziario a spese della vita e della salute delle persone. Oggi su Dagsrevyen, sentiamo che Hurtigruten si scusa e si rammarica che le linee guida non siano state seguite. Mi dispiace, ma non ci credo. Il Covid 19 è una malattia grave che richiede molte cure in alcune persone. E come sappiamo può essere anche una malattia mortale che il mondo intero sta prendendo molto sul serio. Ecco perché l'intero Paese (la Norvegia) è stato chiuso e non è stato ancora completamente riaperto. Siamo ancora nella stagione delle vacanze più difficile in cui anche gli infermieri hanno bisogno di riposo. Inoltre, ci mancano infermieri specializzati in terapia intensiva. La pressione sul servizio sanitario è elevata. E gli infermieri stanno lavorando sotto grande pressione e lo fanno già da molti mesi. Che Hurtigruten si comporti come abbiamo visto non è assolutamente accettabile. Temo terribilmente che sia l'economia a controllare tutto ciò”
Il caso
La Norvegia ha annunciato restrizioni per le crociere lungo le sue coste dopo la scoperta di decine di casi di coronavirus a bordo della Roald Amundsen, a nave della compagnia norvegese Hurtigruten. D'ora in poi e per almeno due settimane, alle navi che trasportano più di 100 persone, incluso l'equipaggio, non sarà più consentito di sbarcare i passeggeri nei porti del paese, ha dichiarato il ministro della Salute in una conferenza stampa.
Questa misura non riguarda i traghetti ma una mezza dozzina di compagnie di navigazione. La stessa Hurtigruten ha deciso di sospendere tutte le crociere dopo la scoperta di un cluster su una sua nave di lusso dove almeno 41 persone, 36 membri dell'equipaggio filippini e cinque passeggeri, sono risultate positive dopo due crociere fatte a luglio a bordo della Roald Amundsen tra la Norvegia continentale e l'arcipelago delle Svalbard nell'Artico.
La comparsa di questo focolaio in un paese che è riuscito finora a frenare la pandemia ha suscitato critiche nei confronti dell'armatore, accusato di aver riavviato prematuramente i suoi affari dopo il lockdown e di aver ritardato, dopo la rilevazione del primo caso di infezione, nell'informare i 386 passeggeri che hanno preso parte alle crociere in questione. "Abbiamo fallito, abbiamo commesso errori", ha ammesso il direttore generale dell'azienda Daniel Skjeldam in una conferenza stampa. "Offro le mie scuse più profonde", ha detto affranto. La polizia norvegese, da parte sua, ha annunciato l'apertura di un'inchiesta, mentre l'Istituto norvegese di sanità pubblica ha richiesto che tutti i passeggeri delle due crociere interessate osservino una quarantena di dieci giorni dal loro ritorno a terra e siano sottoposti a test.
La stragrande maggioranza di questi croceristi sono norvegesi, ma l'elenco comprende anche alcuni passeggeri di nazionalità tedesca, danese, britannica, americana, francese, estone e lettone.
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