Janet Agren: "Ho fatto impazzire e sedotto l'Italia. Ecco cosa faccio oggi"

Per il nostro Paese è stata sinonimo di Svezia, di scoperta di un altro mondo, di un'altra bellezza, di molta più disinvoltura nel vivere la femminilità e la sessualità. Di zero tabù. Dal concorso di bellezza vinto a Copenhagen agli esordi come modella per Dior, Janet Agren è stata poi scoperta dal cinema italiano. Lavorando prima con Franco e Ciccio, poi con il regista Dino Risi, quindi diventando una delle dive valorizzate dal grande produttore Franco Cristaldi. Per lei anche ruoli all'estero, con Billy Wilder in "Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?", "Red Sonja" con Schwarzenegger e con Scola e Sordi in "La più bella serata della mia vita". Poi il cinema di genere, con i "decamerotici", le commedie sexy, i poliziotteschi ("Sogni mostruosamente proibiti" con Villaggio, "Questo e quello" con Celentano e Pozzetto.

Quindi a fianco a Bud Spencer  ("Superfantagenio") e nei cult splatter di Lucio Fulci ("Paura nella città dei morti viventi") e Umberto Lenzi ("Mangiati vivi!"). In parallelo, una carriera nel cabaret e una come cantante, con ottimo successo fra gli anni Settanta e tutti gli ottanta. Poi l'abbandono del set nel 1991 e la nuova vita a Miami dove è designer di tessuti, architetto d'interni e imprenditrice. 71 anni nel 2020, in una recente intervista alla rivista HD, ha detto: "Ho bei ricordi dei miei anni in Italia, sono particolarmente orgogliosa del film fatto con Alberto Sordi ed Ettore Scola, ma anche del lavoro fatto ad Hollywood e con gli attori francesi". Tornerebbe sul set? "Perché no? Se mi proponessero un bel copione potrei pensarci". Ma solo per un po'. La vita ora e altrove.