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Autostrade cerca l’accordo col governo. Sale a 3,4 miliardi l’offerta di indennizzo

Spunta una nuova cordata con Unipol, Generali, Poste Vita assieme a Cdp

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La società Autostrade mette sul tavolo 3,4 miliardi di euro come indennizzo per il crollo del ponte Morandi sperando così di evitare la revoca della concessione più volte minacciata dal governo. Ieri il cda della società controllata da Atlantia, dopo il nuovo altolà lanciato da Conte, è tornato a riunirsi per mettere a punto la nuova offerta.

Impegni e nuovi investimenti
L’obiettivo, hanno fatto sapere fonti della società al termine della riunione, è quello di arrivare ad una «soluzione positiva» della vicenda. E al premier che aveva esplicitamente richiesto una «proposta vantaggiosa», dopo che le offerte precedenti erano state giudicate«irricevibili», Aspi ha deciso di alzare da 3 a 3,4 miliardi la quota degli indennizzi, confermando al tempo stesso tutti gli investimenti. Si tratta di un piano che di qui al 2038 prevede un impegno di 14,5 miliardi di euro (7 attivabili da subito), che comprende interventi attesi da anni come la Gronda di Genova ed il passante di Bologna, investimenti nel campo della sicurezza ed un maggior impegno sul fronte delle manutenzioni. Quanto alle tariffe, Aspi accetta lo schema messo a punto dall’Autorità dei trasporti che riduce dall’11 al 7% la remunerazione del capitale investimento, limitando così gli aumenti ad appena l’1,75% annuo. E poi per ridurre effettivamente i pedaggi Aspi stanzia 1,5 miliardi da spalmare su prossimi 4-5 anni, più altri 3,6 miliardi da utilizzare da qui al 2038, sempre per abbattere le tariffe, sottraendo dai ricavi i 200 milioni che ogni anno distributori di carburanti ed autogrill versano alla società per l’affitto delle loro aree. Poi, per arrivare a quota 3,4 miliardi, verrebbero messi a disposizione altri 200 milioni destinati alla gestione commissariale di Genova, oltre ai 600 già versati per il nuovo ponte, 700 milioni di investimenti aggiuntivi sul fronte delle manutenzioni dell’intera rete autostradale ed altri 400 per altri interventi di vario tipo.

La proposta, che riesce comunque a preservare l’equilibrio economico, finanziario e patrimoniale di Aspi, sostanzialmente corrisponde alle richieste avanzate venerdì dal governo nel corso del vertice che si è tenuto al ministero delle Infrastrutture, ed è stata formalizzata ieri sera in una lettera inviata allo stesso ministero delle Infrastrutture, al ministero dell’Economia e a palazzo Chigi. Che di qui a lunedì dovranno vagliarla in modo tale da mettere in grado il Consiglio dei ministri di prendere una decisione, presumibilmente martedì. Formalmente, fa sapere una fonte di governo, «la proposta di Aspi sul piano tecnico pareggia le richieste fatte», ora resta da sciogliere il nodo politico. Ovvero la richiesta dei 5 Stelle di arrivare comunque alla revoca della concessione e ad estromettere i Benetton dal business autostradale.

Una nuova cordata
Nella lettera di Aspi non si fa riferimento alla possibilità che uno o più nuovi soci possano entrare nel capitale riducendo la quota che fa capo ai Benetton al 49 se non addirittura al 30%. Si tratta infatti di una operazione che va in parallelo con quella degli indennizzi, viene fatto presente, su cui deve decidere Atlantia. Che nei giorni scorsi ha comunque già dato una disponibilità di massima a discutere, mettendo anche in conto di perdere la maggioranza, ovviamente una volta che si sarà raggiunta una intesa sulla concessione. Tra i possibili candidati fino a ieri si è parlato innanzitutto di F2i e della Cassa depositi, ma nelle ultime ore sarebbe emersa una nuova soluzione che oltre a Cdp e ad un fondo internazionale come gli australiani di Macquarie, vedrebbe scendere in campo Unipol, Generali e Poste Vita per investire tutti assieme una cifra compresa tra 5 e 7 miliardi. «Allo stato - fa sapere una fonte vicina al dossier - tutto è possibile. Ma prima di procedere bisogna sciogliere il nodo delle tariffe e quindi capire il vero valore di Aspi», ovviamente.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
12/07/2020 13:05:05


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