Istat, segnali di ripresa per l’industria italiana: a maggio + 42,1% rispetto ad aprile
La produzione industriale cresce su base mensile. In forte calo, invece, rispetto al 2019
Doccia fredda dai dati Istat sulla produzione industriale a maggio. Su base annua la situazione registra ribassi in tutti i settori, mentre a maggio, rispetto ad aprile, tutti i comparti" dell'industria italiana sono in crescita congiunturale, ad eccezione di quello delle industrie alimentari, bevande e tabacco, che registra una leggera flessione, (-0,5%). Settore questo che però aveva retto durante la fase più acuta dell'emergenza Covid. Rimbalzi addirittura a tre cifre si evidenziano invece per le attività che più avevano risentito del lockdown: +142,5% per il tessile e +140,2% per i mezzi di trasporto.
Caduta record ad aprile
«Un rimbalzo insufficiente- afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati sulla produzione industriale italiana relativi a maggio-. Dopo che ad aprile si era verificata una caduta annua record del 42,5%, ci poteva essere un rialzo maggiore. Insomma, bene ma non basta. La produzione risulta ancora inferiore, nei dati destagionalizzati, del 20% rispetto a gennaio 2020 e del 19,2% su febbraio 2020, ultimo mese pre-crisi». Per Dona «se confrontiamo il livello della produzione di oggi con quello del 2009, l'anno più buio della passata recessione, attualmente è inferiore rispetto a maggio 2009 del 15,6%, percentuale che sale al 32,9% per i beni di consumo durevoli».
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