Rai, ultime nomine contestate. Contrari Borioni e Laganà
«Mancanza di chiarezza nelle attribuzioni» per due canali strategici
Si conclude nella bufera, come era iniziato qualche giorno fa, il Cda Rai con nomine già decise da tempo e che riaffermano l’egemonia giallo verde nelle attribuzioni degli incarichi Rai. Ultima assegnazione in programma, quella dei canali in inglese e l’istituzionale andati rispettivamente a Fabrizio Ferragni e a Luca Mazzà, entrambi molto vicini al Carroccio. Desta perplessità che Mazzà erediti il canale sul quale stava lavorando Ferragni mentre circola sempre più insistente la boutade, ci si augura destituita d’ogni fondamento, che vuole Ferragni a digiuno proprio della lingua inglese. Già durante il cda precedente c’erano state intemperanze ai limiti della zuffa che oggi non si sono ripetute per poco. Martedì scorso durante il lunghissimo cda interrotto per stanchezza dopo otto ore e mezza di lavori, il consigliere indipendente Laganà e il consigliere Di Biasio (Lega) si erano contrapposti con accenti durissimi appunto sulla necessità di risparmiare senza che a farne le spese, secondo Laganà, fossero i lavoratori. Di Biasio invece ne avrebbe visti fuori anche in buona percentuale senza troppi problemi, sempre in nome del risparmio. Questa volta La consigliera Borioni (Pd) ha deciso di votare contro, «per mancanza di chiarezza sulle nomine strategiche», mentre Laganà direttamente non ha partecipato al voto.
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