Allarme dei consumatori: parrucchieri e centri estetici aumentano i prezzi fino al 30%
Rosario Trefiletti presidente di Centro Consumatori Italia: "Rincari ingiustificati"
A distanza di una settimana dalle riaperture in Italia dopo il lockdown, Centro Consumatori Italia, l'associazione guidata da Rosario Trefiletti, fa il punto sugli aumenti dei prezzi, in particolare al bar e dai parrucchieri già rilevati nella Fase 2 dell'emergenza covid-19. Per quanto riguarda i bar, in base alle segnalazioni che giungono, gli aumenti continuano ad essere moderati e quasi tutti concentrati nelle regioni del Nord del Paese e si assestano a circa un 10% di aumento. Mentre per quanto riguarda parrucchieri e centri estetici le segnalazioni sono più omogenee in termini di territorialità geografica, comunque e fortunatamente non sono generalizzate ma laddove esistenti si assestano purtroppo ad aumenti di un 25-30% in più.
La giungla dei prezzi
«Non c'è alcuna motivazione che giustifichi simili comportamenti, - rimarca il presidente Trefiletti - se non il ritardo con cui si stanno realizzando le norme di agevolazione nei loro confronti esplicitate nei decreti governativi: che vanno dagli affitti, alle bollette, agli spazi esterni, ai prestiti e alla importantissima cassa integrazione in deroga per le piccole imprese». Oltretutto, ammonisce Trefiletti, «le autorità tengano ben presente che il potere di acquisto delle famiglie non brilla certamente a causa della situazione socio-economica del Paese – disoccupazione, precariato, cassa integrazione - e che aumenti dei beni e dei servizi può portare solo una ulteriore contrazione del mercato ricadendo negativamente sulle stesse attività di impresa».
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