Governo, anticipo straordinario per le amministrazioni locali
"Subito 4,3 miliardi ai Comuni e 400 milioni per la spesa"
«Oggi abbiamo superato le 10 mila vittime. Una ferita nazionale. Il nostro sentimento va ai familiari delle vittime. C’è un altro dato che ci incoraggia ovvero il numero dei guariti e a inizio settimana ci confronteremo con esperti dai quali aspettiamo buone notizie». Con queste parole è iniziata la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Che ha proseguito annunciando gli aiuti ai bisognosi con i buoni spesa. «Oggi vogliamo anche dare il segno della presenza concreta dello Stato. Tanti cittadini sono in difficoltà e siamo consapevoli che tante persone sono in sofferenza psicologica e materiale di chi addirittura inizia ad avere alcune difficoltà per l’approvvigionamento di farmaci e cibo. qui abbiamo lavorato intensamente per avere un provvedimento di grande impatto. Coinvogliamo i sindaci, i Comuni. Ci affidiamo ai sindaci. Ho appena firmato un dpcm che dispone 4,3 miliardi a valere sul fondo di solidarietà dei Comuni. Ma cosa più importante è che con una ordinanza della Protezione Civile aggiungiamo altri 400 milioni. Sono soldi che destiniamo ai comuni con il vincolo di utilizzarli per le persone che non possono fare la spesa. Li destiniamo agli 8000 comuni del nostro territorio per erogarli alle famiglie e ai volontari. Confidiamo che già dalla settimana prossima si potranno erogare concretamente questi buoni e generi alimentari direttamente alle persone. Non vogliamo lasciare nessuno abbandonato». «La ministra Catalfo e l'Inps – ha proseguito Conte – stanno lavorando senza sosta. Vogliamo mettere tutti i beneficiari della Cassa integrazione di accedervi subito, entro il 15 aprile e se possibile anche prima». Così, per frenare l’emergenza sociale che sta esplodendo nel paese, di tanta gente senza più il denaro necessario per comprarsi le cose da mangiare, lo Stato corre ai ripari. E lo fa con uno strumento allo studio in queste ore che si avvarrà dei comuni italiani, che hanno già nei loro archivi elettronici le liste delle persone più disagiate, aiutate dai consultori e dagli assistenti sociali. Uno strumento del tipo “social card” o dei buoni spesa da distribuire gratis per acquistare generi alimentari, subito disponibile.
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