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Coronavirus, l’Oms alza il livello di allerta: adesso il rischio è “molto alto”

In Italia i contagiati sono 821, le vittime 21: guarite 46 persone

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L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) «ha alzato il fattore di rischio dell'epidemia di coronavirus da alto a molto alto». Lo ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, durante la conferenza stampa di aggiornamento sull'epidemia di coronavirus Covid-19, ma «questo non cambia l'approccio alla situazione, continua a essere prioritario contenere la diffusione del virus». 

L'aumento del rischio è «collegato alla diffusione del Covid-19 in un numero maggiore di Paesi». Tuttavia, nonostante il numero crescente di nuovi contagi al di fuori della Cina, «parlare di pandemia non è corretto e non è utile in questa fase. Il termine pandemia è colloquiale, si parla di pandemia di obesità per esempio», ha aggiunto Michael Ryan, direttore esecutivo dell'Oms. In questa fase, «bisogna andare oltre i termini colloquiali: parlare di pandemia di coronavirus significa che ogni persona nel mondo è potenzialmente esposta al contagio e l'esperienza della Cina ci dice che non è così». I nemici peggiori «in questa fase sono paura, sono voci senza fondamento e stigmatizzazioni. I nostri più grandi asset sono fatti, ragionevolezza e solidarietà», ha concluso Ryan.

La situazione in Italia
Sono 821 i contagiati in Italia per il Coronavirus. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa di questa sera alla Protezione Civile. Il numero tiene conto anche delle 21 vittime - 4 in più di ieri - e dei pazienti guariti. Degli 821 contagiati, 412 sono asintomatici. Quarantasei persone sono guarite.

Il decalogo per scongiurare il pericolo
«Ci sono dieci regole a cui attenersi» per tentare di arginare la diffusione del coronavirus. Le ha elencate lo stesso direttore generale dell'Oms durante il briefing odierno sul Covid-19. «In primo luogo, come continuiamo a dire, lavatevi regolarmente le mani con soluzioni a base di alcol o acqua e sapone. Toccare il viso dopo aver toccato superfici contaminate o persone malate è uno dei modi in cui il virus può essere trasmesso». In secondo luogo, «pulire regolarmente le superfici con un disinfettante, ad esempio banchi da cucina e scrivanie». Terzo, «essere informati su Covid-19, assicurandosi che le informazioni provengano da fonti affidabili. Tutti dovrebbero conoscere i sintomi: per la maggior parte delle persone, inizia con la febbre e una tosse secca, non un naso che cola. La maggior parte delle persone ha una malattia lieve e migliora senza bisogno di cure particolari».

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
28/02/2020 21:38:38


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