Non ci fu premeditazione nel'omicidio avvenuto ad Arezzo di Maria Venancio De Sousa
Il casentinese Federico Ferrini non rischia quindi l'ergastolo
Non c’è stata premeditazione da parte di Federico Ferrini nell’omicidio di Maria Venancio De Sousa ad Arezzo, questa è quanto risulta dall’inchiesta chiusa dal pm Chiara Pistolesi, resta confermata l’imputazione scattata al momento dell’arresto di omicidio volontario. Da quanto emerso dalle indagini, il Ferrini uccise l’amica brasiliana dopo una furiosa lite. Si allontana quindi per il commerciante casentinese, in carcere da sei mesi, la condanna all’ergastolo, ma rischierebbe una pena che potrebbe aggirarsi sui 14 anni dietro le sbarre. L’omicidio avvenne il 26 agosto del 2019, quando il Ferrini si recò nella casa della donna, dove riceveva i clienti. Il casentinese aveva intrapreso una relazione con la brasiliana ma era terminata da tempo e stando alla sua versione si sentiva ricattato: lei voleva soldi o avrebbe rivelato che andava dalle prostitute.
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