Panico sul Frecciarossa Milano-Roma: "Sto scappando dalla zona rossa"
Un uomo è stato bloccato dalla polizia
Il capotreno lancia l’ennesimo appello ad abbassare la suoneria del telefono e a ridurre il tono della voce. Ma dalle prime file della carrozza si sente l’eco di una strana conversazione: tono concitato, qualche risatina e il chiaro tentativo di farsi sentire dagli altri passeggeri. Dell’uomo che parla si scorge a malapena il capo senza capelli e tutto ciò che si sa di lui è quanto riferisce alla persona che lo ascolta dall’altra parte del telefono e che probabilmente è la madre: «Sto arrivando in Sicilia in treno, ho provato a partire in aereo ma mi hanno rimandato a casa. Ero nella zona rossa e mi hanno detto che non potevo partire. Ma a me non importa nulla dei divieti. Voglio arrivare a Catania e sono fuggito». Nella carrozza, manco a dirlo, cala il gelo. Ma il silenzio dura un attimo. L’uomo parla anche con alcuni amici, vantandosi di essere sfuggito ai controlli: «Chi se ne frega se sono positivo, io ne sono fuggito e via». Nel giro di un’istante, infatti, scatta la reazione. La prima a chiedere spiegazioni è una donna che sta viaggiando in direzione Roma insieme ai figli: «Scusi ma abbiamo capito bene? Se è vero che si sta allontanando dalla zona contaminata lei è davvero un incosciente. Sta mettendo a rischio la salute di tutti noi». Urla, proteste, chiamate alla polizia e l’arrivo immediato (e imprudente) del personale di bordo. Nessuno dei dipendenti di Trenitalia ha una mascherina e qualcuno perde la calma. Litigi, rabbia e anche lacrime. La carrozza viene isolata e l’uomo che voleva far sentire a tutti ciò che stava raccontando alla madre resta da solo. Il capotreno avvisa immediatamente la polizia e gli agenti si presentano a bordo appena il Frecciarossa entra a Termini. L’uomo viene interrogato e sottoposto ai primi controlli. L’esito immediato sembra negativo, ma per avere la certezza che fosse solo un mitomane bisognerà attendere l’esito delle analisi. «Quasi certamente è un mitomane – dicono gli agenti agli altri passeggeri – In questo caso scatterà la denuncia per procurato allarme». Tutti gli altri viaggiatori vanno a casa con molto ritardo e parecchia preoccupazione. «Siamo stati tutti schedati e rischiamo di finire in quarantena se quell’uomo sia davvero passato per la zona rossa e abbia deciso incoscientemente di fare un viaggio in treno senza precauzioni tra Milano e Roma. Ma la cosa più sconcertante è che quando siamo arrivati a Termini il treno è rimasto aperto, il personale di bordo sparito e altri passeggeri stavano salendo a bordo. Siamo stati noi a bloccarli sulle porte». Mentre la polizia tiene sotto torchio l’uomo che ha scatenato il panico qualcuno tira fuori lo smartphone e registra queste immagini. Durante la fase del litigio e delle urla, tra pianti e insulti, nessuno ha pensato di riprendere: «Stavamo temendo per la nostra vita».
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