Alessandria: offese e imposizioni su un bambino autistico, indagate due insegnanti
Niente botte, ma un comportamento umanamente censurabile
Ha umiliato un bambino autistico di 8 anni con parole offensive e imposizioni. Reato di maltrattamenti contestato a un’insegnante con la funzione di educatrice, che lavorava in una scuola elementare di Alessandria. Il pm ha firmato, in questi giorni, l’avviso di chiusura indagini notificato all’educatrice quarantasettenne e anche a una seconda indagata, maestra di sostegno del bambino, su cui gravano accuse meno gravi: il reato ipotizzato per lei è l’abuso dei mezzi di correzione. Non ci sono botte, ma la descrizione di maniere rozze e sgarbate nei confronti di un bambino affetto da una grave forma di autismo che lo rende per nulla autosufficiente, evidenzia fatti di gravità umanamente insopportabile. Le indagini sono state affidate dalla procura alla questura di Alessandria, che ha una specifica competenza per casi di questo tipo. I fatti approfonditi risalgono al passato anno scolastico, e sono collocati tra settembre 2018 e fine febbraio 2019.
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