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Fauna selvatica lungo la E45, ora scatta la petizione dopo i due incidenti

Un problema che abbraccia l'intero tratto appenninico, da Città di Castello a Pieve

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Emergenza ungulati lungo il tratto appenninico della E45. Scatta la petizione per il ripristino della recinzione anti invasione animali: è la proposta lanciata dal sangiustinese Giacomo Buitoni all’interno della nota pagina Facebook che prende il nome di “Vergogna E45”. Una petizione la quale ha trovato subito il consenso di molte persone che frequentano quotidianamente questa arteria: in alcuni punti la recinzione è completamente assente, mentre in altri divelta o usurata dal tempo. L’idea del documento nasce a seguito dei due sinistri che si sono verificati la scorsa settimana a distanza di poche ore: venerdì sera il lupo investito nei pressi dell’uscita per la piastra logistica a Cerbara mentre l’altro, il giorno seguente, a ridosso dello svincolo nord di Città di Castello che ha portato un bilancio complessivo di cinque persone ferite. Il problema c’è e necessita di una soluzione immediata: oltre che danni in termini economici – in questo caso alludiamo anche a tutto il settore agricolo – c’è l’aspetto legato alla sicurezza degli automobilisti. Basta poco per capire che nei due incidenti che si sono verificati le conseguenze potevano essere ben peggiori. “Con il mio post – commenta Giacomo Buitoni – ho voluto richiamare l’attenzione di tutti gli utenti della E45 per quello che riguarda l’assenza in molti tratti della recinzione che impedisce l'ingresso degli animali in carreggiata. Quindi, vorrei indire una libera petizione da sottoporre, regolarmente protocollata, alle autorità del Comune di Città di Castello e di San Giustino affinché facciano pressione sugli enti competenti per la sistemazione delle aree a maggiore rischio. In caso di rifiuto a procedere o di non curanza della nostra petizione – afferma - ci riterremo autorizzati a considerare tutte le responsabilità del caso delle amministrazioni locali per l'eventuale perpetrarsi di casi di incidenti analoghi”. Una situazione decisamente complessa, ma al contempo anche preoccupante: sono tanti, infatti, i tratti di E45 privi di rete di protezione. Un problema che coinvolge tutti gli utenti. E’ un caso, se così possiamo considerarlo, che i sinistri si sono verificati nel tratto umbro dell’arteria anche perché sul versante toscano la situazione è pressoché identica. Un punto di facile accesso, infatti, è quello tra i due svincoli di Sansepolcro della E45: non è la prima volta che carcasse di animali vengono trovate ai lati della carreggiata oppure gettate nelle scarpate dove ci sono appezzamenti agricoli. “Ho notato che c’è stato interesse attorno a questa mia proposta, spinta dal fatto che una delle persone ferite è un mio caro amico – conclude Giacomo Buitoni – adesso il tutto si deve tramutare in realtà: predisporremo una bozza di documento e indicheremo i luoghi nei quali sarà possibile firmare”. Non dimentichiamo un aspetto: tra gli utenti della E45 ci sono anche molti appassionati delle due ruote.

Redazione
© Riproduzione riservata
23/01/2020 17:20:29


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