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Un videodocumentario e una tourneè teatrale in Mali sui rischi della migrazione irregolare

Con questi due strumenti la campagna Tama365 entra nel pieno del suo sviluppo

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La produzione del video-documentario e dello spettacolo teatrale, solo due dei principali strumenti di sensibilizzazione del progetto AwArtMali, è nel pieno del suo sviluppo. Attraverso la produzione di un video documentario la campagna TAMA 365 racconterà la migrazione tramite voci e immagini: storie vissute, racconti di chi ha già intrapreso il viaggio, quali sono i passaggi, le difficoltà che si incontrano, i sogni che si hanno e le sofferenze che si vivono. Ma anche un modo per raccontare in positivo come si possa riuscire ad intraprendere percorsi di reale integrazione e trovare la possibilità di crescere, o acquisire capacità e competenze da poter rimettere in gioco in un progetto di vita dignitosa e sicura nel proprio paese, per sé e per la propria famiglia.

Il materiale raccolto rappresenta allo stesso tempo la base su cui verrà costruito l’altro fondamentale strumento della campagna di sensibilizzazione: uno spettacolo teatrale itinerante che, spostandosi di città in città e di villaggio in villaggio, contribuirà a realizzare gli obiettivi del progetto e a raggiungere le persone in maniera più diretta ed efficace. Uno spettacolo teatrale in cui il pubblico possa riconoscersi, sentirsi partecipe e interagire in modo da creare uno scambio di informazioni riguardanti le diverse possibilità esistenti in campo migratorio. Si costruirà una carovana teatrale “panafricana”, composta da attori maliani e non solo, musicisti ma anche educatori, il cui compito sarà quello di catturare l’attenzione della popolazione creando canali di comunicazione attraverso il linguaggio artistico, linguaggio universale per eccellenza.

Per la progettazione sia del video che dello spettacolo ci si è avvalsi della raccolta di interviste tra le popolazioni del Mali e quelle raccolte in Europa.

Dal 9 al 16 giugno 2019 sono state realizzate 40 interviste e 4 interventi in 4 scuole nei comuni di Dio-Gare, Diago, Kambila, Yelekebougou ad opera di Maurizio Schmidt, Luca Fusi, Ildevert Meda con la mediazione dell’equipe di animazione della ONG locale Le Tonus. Il campione intervistato è composto da migranti potenziali, migranti di ritorno (da altri paesi africani o da Spagna e Italia), griot, capi villaggio, direttori di scuola, insegnanti ed allievi delle scuole secondarie dei quattro comuni.

Dal 28 luglio al 4 agosto il partner di progetto Farneto Teatro si è invece spostato in Spagna, in particolare ad Albacete, Madrid, Recas, Valencia, Mataro e, a partire dalla collaborazione con l’Alto Consejo de la Diaspora Maliana (Haute Conseildes Maliens à l’Exterieur), ha realizzato 28 interviste a migranti residenti o lavoratori stagionali.

Durante l’estate 2019 sono state realizzate anche interviste in Italia che continueranno fino a marzo 2020. Grazie all’Alto Consiglio Maliano in Italia sono stati intervistati in Sardegna 20 giovani arrivati in Italia da 1 o 2 anni, altri a Bologna e Padova. Sono stati intervistati 5 operai di origine maliana della Fincantieri a Trieste, ospiti e operatori della Comunità di Sant’Egidio a Milano e operatori del Patronato San Vincenzo di Bergamo. Sempre a Milano è stato intervistato Pierfrancesco Majorino e sarà presto intervistato Pietro Bartolo,
ex medico del Centro di Prima accoglienza a Lampedusa, entrambi attualmente
europarlamentari. Un altro giro di interviste è stato fatto allo staff della nave di soccorso Mare Jonio, in particolare ai volontari, al legal team, al rescue team e al primo ufficiale. A marzo, in previsione di una importante ripresa degli sbarchi sulle nostre coste, si realizzeranno delle interviste a Lampedusa, sulle navi di ONG che prestano soccorso in mare e alla Marina Militare Italiana.

Le interviste realizzate fino ad ora sono state messe a disposizione dell’equipe di lavoro teatrale in Burkina Faso che dal 24 novembre al 20 dicembre 2019 ha organizzato un primo periodo di prove dello spettacolo presso lo Spazio Gambidi di Ouagadougou con la collaborazione del direttore dello stabile, del gruppo teatrale Maaya di Bamako diretto da Gaoussou Yah Touré, del drammaturgo Ildevert Meda e del regista Luca Fusi.
Dal 20 dicembre 2019 al 5 gennaio 2020 ha avuto luogo la fase di scrittura del testo dello spettacolo teatrale da parte del drammaturgo Ildevert Meda mentre dal 5 gennaio al 18 gennaio 2020 avrà luogo la seconda fase di prove dello spettacolo allo Spazio Gambidi di Ouagadougou e il montaggio dello spettacolo. Lo spettacolo verrà costruito in modo da poter dare spazio a momenti di improvvisazione e discussione sul tema migrazione.

Dal 20 al 25 gennaio 2020 lo spettacolo teatrale verrà presentato a Ouagadougou e dal 25 gennaio al 28 febbraio ci sarà la tournee in Mali. L’obbiettivo è quello di realizzare tre repliche nei teatri a Bamako, due nelle banlieue di Bamako, una replica a Kati e quattordici repliche nei villaggi intorno a Kati.

Infine, tra marzo e maggio 2020 verrà concluso il montaggio del video-documentario che verrà poi presentato a conclusione del progetto AwArtMali.

Redazione
© Riproduzione riservata
16/01/2020 08:52:23


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