Inghilterra, cercano di affogare il cane legandogli una pietra al collo
Ma l'animale è più forte della crudeltà umana
Una mano crudele ha cercato di ucciderlo. Ma la voglia di vivere di Bella, una femmina di cane Pastore belga, è stata più forte. La storia arriva da Farndon, in Inghilterra. A scoprire l’accaduto è stata una passante che ha visto la cagnolina nel fiume Trent con una borsa legata al collare. Dentro c’era una grossa pietra che doveva porre fine alla sua vita. Erano le 8.45 della mattina e la donna è corsa in aiuto del cane e l’ha trascinato a riva. Poi ha chiamato la polizia di Nottinghamshire per segnalare l’atto di estrema crudeltà. Portato in un ambulatorio veterinario, si è scoperto che il cane aveva un microchip registrato nel 2010. Da questo si è risaliti ai suoi proprietari, una donna di 31 anni e un uomo di 32, che sono stati arrestati con la denuncia di crudeltà verso gli animali. Ora i due sono stati rilasciati, ma sono sotto indagine e la polizia cerca dei testimoni o video che possano mostrare il loro gesto crudele. «Il cane è molto provato, ma sta mostrando incoraggianti segni di ripresa – spiega il poliziotto Adam Pace –. Si è subito messo a mangiare e speriamo che guarisca presto. Quanto è accaduto è un gesto crudele. Siamo fortunati che una persona gentile della nostra comunità l’ha trovata e salvata».
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