Notizie Nazionali Cronaca

Omicidio Sacchi, parla Del Grosso: “Non volevo uccidere, era la prima volta con un’arma”

L’avvocato di Princi, uno dei fermati: «E’ addolorato per la morte dell’amico»

Print Friendly and PDF

«Non volevo uccidere nessuno, era la prima volta che prendevo un'arma in mano». A dirlo è Valerio Del Grosso, accusato dell'omicidio di Luca Sacchi, in una dichiarazione spontanea davanti al gip di Roma Costantino De Robbio e al pm Nadia Plastina, nel corso del nuovo interrogatorio di garanzia. Del Grosso, difeso dall'avvocato Alessandro Marcucci, si è avvalso della facoltà di non rispondere così come il computato nel delitto, Paolo Pirino. 

La difesa di Princi: è addolorato per morte amico
«Princi è addolorato per la morte del suo amico Luca. Per lui è stata una vicenda dolorosissima» fa sapere l'avvocato Massimo Pineschi, difensore del giovane finito in carcere nella seconda tornata di arresti legati all'inchiesta. Giovanni Princi, come gli altri tre arrestati, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'ambito dell'interrogatorio di garanzia che si è tenuto a Regina Coeli. «So che anche i genitori di Princi sono sconvolti per quanto accaduto - aggiunge il legale -. Il mio assistito è scosso, è alla sua prima esperienza detentiva, potete immaginare come sta. Valuteremo il ricorso al Riesame dopo avere letto tutti gli atti». Anche Marcello De Propris, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino non hanno risposto al gip Costantino De Robbio. 

Anastasia attesa dal gip
Sono ancora tante le cose che non tornano sull'omicidio di Luca Sacchi, il 24enne personal trainer ucciso con un colpo di pistola alla testa il 23 ottobre scorso davanti al John Cabot Pub, in zona Appia. E a chiarire molti dei misteri che ruotano attorno a questa vicenda potrebbe essere la fidanzata della vittima, la 25enne babysitter ucraina Anastasia Kylemnyk, raggiunta quattro giorni fa da un provvedimento del gip che le ha imposto l'obbligo di firma giornaliera presso una stazione dei carabinieri.

Omicidio Sacchi, l'omaggio degli amici in moto davanti alla chiesa

Anastasia, che comparirà stamani davanti al giudice per l'interrogatorio di garanzia, è indagata dalla procura per il tentato acquisto di droga: nello zainetto rosa (che i due giovani di San Basilio Valerio Del Grosso e Paolo Pirino le strapparono dopo l'agguato mortale a Luca), custodiva 70 mila euro destinati all'acquisto (poi saltato) di 15 chili di marijuana. Di chi erano quei soldi? Chi li ha messi insieme? Forse Anastasia e Giovanni Princi, amico della vittima, da venerdi detenuto in carcere? O esiste, come ha ipotizzato la procura, un finanziatore che ha assoldato i ragazzi per comprare quell'ingente partita di sostanza stupefacente? Chi indaga ha attribuito ad Anastasia e Princi un ruolo centrale nella trattativa per la compravendita della droga.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
03/12/2019 22:31:11


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Cronaca

Dopo l’attacco dell'Isis in Russia anche in Italia è scattata l'allerta terrorismo >>>

Sesso con l'ex marito, lei non vuole e lo evira: il gesto choc >>>

"È per l'inclusione". Annullata la festa del papà in un asilo di Roma >>>

Bufera arbitri, Abbattista a "Le Iene": "Adesso sono libero di denunciare lo schifo" >>>

Casa di Montecarlo, chiesti 8 anni per Fini. Tulliani: "Gli nascosi tutto" >>>

Video intimo, la Roma si difende: "Licenziati donna e uomo, nessuna discriminazione" >>>

Blitz della Guardia di Finanza nella sede del Milan: indagati Furlani e Gazidis >>>

"Parole sconvolgenti e offensive". L'Ucraina risponde a muso duro al Papa >>>

Influencer, la mannaia del fisco >>>

Riccardo Bossi nei guai, il figlio del Senatur è indagato per truffa sul Reddito di cittadinanza >>>