Eletta la commissione Von der Leyen: “La mia Europa difenderà l’ambiente
"E Venezia è una questione vitale”
«L'Europa può». Ecco in sintesi il messaggio politico di Ursula von der Leyen che ha presentato al Parlamento europeo la strategia che perseguirà nei prossimi cinque anni e la sua squadra. E con i 461 sì e i 157 no ricevuti al Parlamento europeo la sua commissione fa meglio di quella del predecessore Jean-Claude Juncker: nel 2014 l'esecutivo del lussemburghese ebbe 423 voti a favore, 209 contrari e 67 astenuti (su 751 eurodeputati).
Von der Leyen ha ripercorso rapidamente la trama del suo programma già annunciato a luglio insistendo sulla «via europea» alle misure per contrastare il cambiamento climatico, sulla digitalizzazione dell'economia e della società (flusso e protezione dei dati, intelligenza artificiale), sul commercio, sull'Europa promotrice di pace e multilateralismo. Un'Europa aperta, ma attenta a difendere i propri interessi. È stata un po' una celebrazione, tuttavia l'obiettivo di von der Leyen è definire una narrazione politica più realistica della situazione. Di qui l'elencazione dei punti forti dell'Unione europea, dal punto di vista commerciale (primo esportatore di beni manifatturieri e servizi al mondo; destinazione principale degli investimenti esteri diretti, primo posto nei settori ad alto valore aggiunto, produttore di un terzo dei satelliti spaziali, è europeo il 40% dei brevetti di alta tecnologia.
La novità del programma della nuova Commissione è l'intervento diretto nella `doppia trasformazione dell'economia verso la sostenibilità ambientale e verso la digitalizzazione´. Nei primi cento giorni presenterà il piano per la “conversione” verde dell'economia in tutti i suoi aspetti, comprese la facilitazione degli investimenti pubblici e il ruolo propulsivo della finanza. È la parte che si intreccia alle regole di bilancio sulle quali von der Leyen ha ribadito la linea della flessibilità accentuando un elemento: dare spazio e tempo per sostenere la crescita economica.
«Il Green Deal europeo è la nostra nuova strategia di crescita. Ci aiuterà a ridurre le emissioni e favorire la creazione di posti di lavoro». Lo dice Ursula von der Leyen intervenendo dinanzi al Parlamento europeo.
«Il nostro settore guida deve essere la protezione del clima - ha detto - è una questione esistenziale per l'Europa e per tutto il mondo. L'85% delle persone vive in condizione di estrema povertà nei 20 paesi più vulnerabili e al cambiamento climatico». «Vediamo Venezia sotto l'acqua, le foreste in Portogallo colpite da incendi, siccità, tutte cose che accadevano anche in passato ma non con tale frequenza e intensità. Ora non spossiamo perdere neanche un secondo, dobbiamo lottare contro il cambiamento climatico», ha aggiunto.
Sull'altro dossier europeo bollente, l'immigrazione, von der Leyen non si è dilungata in particolari limitandosi a indicare che «l'Europa sarà sempre un riparo per chi ha bisogno di protezione internazionale: è nostro interesse che chi resta nella Ue sia integrato nella società, ma dobbiamo anche agire affinché chi non ha diritto di restare torni in patri: il modello dei trafficanti va spezzato e dobbiamo riformare i nostri sistemi di asilo senza dimenticare i valori di solidarietà e responsabilità».
Commenta per primo.