Sempre più ingessata la nostra pubblica amministrazione
Forse è arrivato il momento di restituire al popolo, attraverso i suoi eletti, l’”ultima parola”
In questi giorni si torna a parlare con forza delle problematiche relative alla pubblica amministrazione, che è molto ben visibile nello stallo delle opere pubbliche di ogni genere. Nel corso degli anni il Parlamento ha costruito una rete di norme che hanno avuto un duplice effetto: accrescere quella discrezionalità dei dirigenti, consentendo loro di scegliere la norma che preferiscono, o di non sceglierla affatto e aspettare. Una fuga dalla responsabilità: chi avrebbe il potere di agire, evita. Ne deriva una burocrazia addestrata all’adempimento, non all’azione, la cui principale preoccupazione è appunto adempiere ai mille atti e procedure previste, ingessando la macchina pubblica. La burocrazia in Italia è fatta dalle leggi, non dagli uomini, è un pachiderma perché si porta sulla groppa un castello di norme. Ogni nuovo governo, ogni nuovo partito, presenta una nuova “riforma”, per farsi bello con l’elettorato, abbastanza incurante dell’effetto concreto, che dipende da regolamenti attuativi destinati di solito a non vedere mai la luce. Molto di tutto questo è dovuto al ruolo del funzionario dell’ente locale che ha subito una profonda trasformazione per effetto della “riforma Bassanini”. A vent’anni dalla sua approvazione, possiamo vedere come questa riforma si sia rivelata fallimentare e necessiti di una revisione. Forse è arrivato il momento di restituire al popolo, attraverso i suoi eletti, l’”ultima parola”, potrebbe essere la nuova strada per ridare slancio ad una economia stagnante.
Punti di Vista
Imprenditore molto conosciuto, persona schietta e decisa, da sempre poco incline ai compromessi. Opera nel campo dell’arredamento, dell’immobiliare e della comunicazione. Ha rivestito importanti e prestigiosi incarichi all’interno di numerosi enti, consorzi e associazioni sia a livello locale che nazionale. Profondo conoscitore delle dinamiche politiche ed economiche, è abituato a mettere la faccia in tutto quello che lo coinvolge. Ama scrivere ed esprimere le sue idee in maniera trasparente. d.gambacci@saturnocomunicazione.it
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