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Sansepolcro: i venti anni di vita del club degli alcolisti in trattamento

Numerose le situazioni di dipendenza che sono state risolte

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Buon compleanno per il ventennale dell’associazione dei club degli alcolisti in trattamento della Valtiberina: L’ACAT. L'associazione ha la finalità di aiutare gli alcolisti e i loro familiari, coinvolgendo la comunità in cui sono inseriti (club alcologici territoriali). A Sansepolcro le persone dell’associazione lo fanno da vent’anni. La metodologia nasce da uno psichiatra croato, V. Hudolin (candidato al Nobel nel 1990) e oggi è diffusa in varie parti del mondo. La diffusione dei club in Italia avviene dal 1979. L’Acat Valtiberina nasce nel 1999 con i club di Sansepolcro, Anghiari e Pieve Santo Stefano e accoglie persone provenienti dalla Valtiberina Toscana e Umbra. Si tratta di un'associazione che ha aiutato e continua ad aiutare un grande numero di bevitori problematici e le loro famiglie; inoltre, cerca di promuovere un pensiero critico e stili di vita salutari nella comunità incontrando amministratori, studenti, associazioni. Le azioni e gli interventi sono per lo più attuati in collaborazione operatori sanitari e sociali, in particolare quelli del servizio dipendenze locale coordinato dal dottor Marco Baldi (nella foto) con cui da sempre coopera. E’ costituita da uomini e donne che mettono in comune la loro esperienza, forza e speranza, per aiutare gli altri a recuperarsi dall'alcolismo. È finanziariamente autonoma e non è affiliata a nessuna confessione, idea politica o istituzione. «Sono passati vent’anni e molte persone sono passate al gruppo, qualcuna e uscita dal problema con l’alcool, altre purtroppo non ce l’hanno fatta.  Nonostante tutto continuiamo con il nostro cammino che ci tiene lontano dall’alcool – fa sapere dal gruppo il presidente Bruno Calestrini  - e offriamo inoltre la nostra esperienza e collaborazione a medici, operatori socio-sanitari, sacerdoti, ecc. Teniamo incontri informativi e di sensibilizzazione con gli studenti e con le associazioni che lo richiedano». Chi ritiene di avere un problema con l'alcool può accedere liberamente, non vi sono iscrizioni o quote da pagare. Punto fermo dell'associazione è la riservatezza; chi partecipa si deve impegnare a non divulgare l'identità di altre persone, così come i discorsi o le storie personali ascoltati all'interno del gruppo. Il gruppo di Sansepolcro si riunisce il martedì alle 10.00 nei locali dell’oratorio del sacro cuore: qui è possibile condividere forza e speranza ed essere d’aiuto a chi lo sta cercando; affrontare le difficoltà quotidiane del bevitore problematico, del familiare e dell’amico. Qui, chiunque condivida l'esistenza o la vicinanza con un bevitore problematico può esprimere e condividere lo stato di disagio, di ansia, di vergogna e di solitudine, ma anche ascoltare le strategie attuate per realizzare i cambiamenti, i percorsi di risalita, il benessere ritrovato. Orgogliosi e fieri di poter dare il nostro contributo ci auguriamo  di continuare questo  percorso nella nostra comunità accogliendo chi lo desidera.

Per contattare direttamente, telefonare al numero 366 2061278 (Bruno), oppure tramite il serd al n° 0575 757942

Redazione
© Riproduzione riservata
06/11/2019 15:07:52


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