Uccide il fratello e poi fugge in auto: si costituisce in caserma a Novara
Il delitto avvenuto a Trecate: motivi di gelosia alla base della lite
E’ terminata dopo quattro ore la fuga di Rosario Saporito, l’uomo di 40 anni che ieri a Trecate intorno all’una ha ucciso a colpi di pistola il fratello Daniele, 36 anni. L’uomo dopo l’omicidio era fuggito a bordo della sua Hyundai, ancora armato, facendo scattare le ricerche dei carabinieri e della polizia locale non solo nel Novarese, ma anche nelle province vicine. E’ stato fermato intorno alle cinque del pomeriggio a Novara, dove si è costituito alla caserma dei carabinieri, sentendosi braccato.
Il delitto è avvenuto in via Plinio nella periferia di Trecate, una cittadina dell’Ovest Ticino novarese, nell’appartamento in cui vive anche la madre dei due uomini. La vittima, pizzaiolo, da poco tempo era separato dalla moglie e lavorava in Sardegna. Era rientrato a Trecate dopo la separazione, tornando a vivere temporaneamente nella palazzina in cui abitavano anche la madre e la sorella. Alla base della lite ci sarebbero motivi di gelosia: Rosario, stando a una prima ricostruzione, mal sopportava l’amicizia che credeva si fosse creata tra il fratello minore e la compagna, motivo di frequenti discussioni. Un movente ancora tutto da approfondire. Così come è ancora da verificare come l’assassino si sia procurato l’arma con cui, poco prima delle 13, ha fatto fuoco colpendo il fratello al petto. All’arrivo del 118 dopo la chiamata della madre, che era in casa con loro, i medici non hanno potuto fare altro che constatarne la morte.
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