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I 75 anni di Fosco Bruschi, pioniere del podismo a Sansepolcro

Tante vittorie in carriera per un pensionato che conserva la freschezza giovanile

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Di traguardi vittoriosi ne ha tagliati tanti nella sua carriera di podista: basterà visitare la sua casa, letteralmente invasa da coppe e trofei, per rendersi conto di ciò che ha fatto. Il traguardo che taglia oggi è altrettanto bello dal punto di vista anagrafico: compie infatti 75 anni Fosco Bruschi, atleta che ha segnato un’era nel podismo a Sansepolcro e in vallata e che è conosciuto anche per essere il padre di Palmiro Bruschi, il gelatiere artigiano primo campione d’Italia nel 1994 e ambasciatore nel mondo del gelato italiano. Carta d’identità alla mano, Fosco è nato il 15 ottobre 1944 e negli anni ’70 e ’80 è stato un podista di livello nazionale: ha cominciato vincendo le gare delle sagre paesane per poi aggiudicarsi il prestigioso Giro dell’Umbria (corsa a tappe) e tante altre corse di livello, che lo hanno comunque visto classificarsi nelle posizioni d’onore. È stato lui la figura trainante di una disciplina che in quegli anni ha sfornato podisti di eccellente livello, grazie anche al lavoro del maestro Renato Batti, presidente della Polisportiva Comunale Sansepolcro e del professor Luigi Guerrini, allenatore di Fosco, che si faceva ammirare anche per il suo stile di corsa: come si dice in gergo, era uno “bello da vedere”. Ha gareggiato a fianco dei grandi campioni e nel 1979 è salito persino nel “ranking” nazionale dai maratoneti, con un personale di 2 ore, 25 minuti e 15 secondi nella vittoriosa Maratona di Sant’Egidio, che ancora rimane il top in ambito valtiberino. Per una decina di anni, ha dominato la scena, da dipendente della Buitoni che, appena uscito dal lavoro, calzava scarpe e pantaloncini per andarsi ad allenare con qualsiasi condizione atmosferica. Con lui, per la prima volta, si è parlato anche di programmazione nella preparazione: esistevano precise tabelle da rispettare, che comunque avrebbero dovuto adeguarsi alle caratteristiche dell’atleta. Fra i tanti insegnamenti impartiti ai giovani che lo seguivano, la correttezza stava davanti a ogni altra ragione: per raggiungere i risultati, occorrevano sacrificio, impegno, passione e sani stili di vita, soprattutto a tavola nel mangiare cibi energetici ma genuini; il pensiero di ricorrere a metodi artificiali non gli ha mai sfiorato la mente. Con il tempo, poi, Bruschi si è dedicato di meno al podismo e di più all’attività di successo del figlio Palmiro, titolare della gelateria Ghignoni, cognome della madre Giovanna, moglie e compagna di vita di Fosco fino a un paio di anni fa, quando purtroppo ci ha lasciati. Con un aspetto e una freschezza invidiabile, che lo rendono assai più giovane dell’età che porta, oggi Bruschi festeggia i suoi 75 da invidiabile pensionato, da padre e da nonno di tre nipoti. Tanti auguri, Fosco!   

Nella foto: Fosco Bruschi (in primo piano con la canottiera della Unipol Sansepolcro) nel periodo migliore della sua carriera di podista         

Redazione
© Riproduzione riservata
15/10/2019 14:43:39


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