Brexit, governo Johnson battuto sulla legge "anti-no deal"
Il premier annuncia una mozione per il voto anticipato
Il governo Tory di Boris Johnson è stato battuto ai Comuni nel primo, cruciale voto sulla legge anti-no deal sottoposta dagli oppositori per cercare di obbligare il premier britannico a chiedere all'Ue un nuovo rinvio della Brexit, in mancanza d'accordo, oltre il 31 ottobre. L'aula ha dato l'ok a una contestata mozione trasversale per togliere all'esecutivo il controllo del calendario. Johnson ha annunciato una mozione per le elezioni anticipate.
Johnson: "Non voglio elezioni ma il voto unica strada possibile" - Il premier Johnson ha reagito alla pesante sconfitta, subita grazie alla ribellione di una parte di deputati conservatori, sulla calendarizzazione della legge anti-no deal presentata dalle opposizioni, annunciando la presentazione di una mozione per il voto politico anticipato. "Non andrò a Bruxelles a chiedere un altro rinvio", ha ribadito Johnson dopo il voto della Camera dei Comuni, sfidando il leader dell'opposizione laburista Jeremy Corbyn a farlo, se gli elettori gli daranno il mandato.
"Io non voglio le elezioni, il leader dell'opposizioni le implora da mesi", ma ora rivolgersi al popolo "è l'unica strada possibile", ha tuonato il premier, precisando che la mozione sarà messa ai voti se la legge anti-no deal - ammessa all'esame dell'aula con una netta maggioranza di 27 seggi - sarà approvata anche nel suo testo nelle tre letture previste per mercoledì ancora ai Comuni. "Questo Parlamento non vuole nessun accordo", ha denunciato Johnson, accusando di fatto i suoi oppositori di puntare semmai a impedire la Brexit, contro il risultato del referendum del 2016.
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