Scontro nella magistratura, cambio al vertice Anm: lascia Grasso, Poniz nuovo presidente
Proseguono le tensioni dopo il caso Palamara. Caputo confermato segretario
È Luca Poniz di Area il nuovo presidente dell’Anm, mentre Giuliano Caputo di Unicost è confermato segretario. Entra in giunta Autonomia e indipendenza, con Cesare Bonamartini come vicesegretario dell’Anm. Il cambio al vertice è stato provocato dalle dimissioni del presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Pasquale Grasso. La decisione è arrivata dopo settimane di tensioni intorno al caso Palamara, il magistrato accusato di corruzione, e le autosospensioni dal Csm per le rivelazioni sugli incontro con il deputato del Pd, Luca Lotti, per gli incarichi di capo dell’ufficio nelle procure italiane.
Poniz:”Darò voce a tutti i magistrati”
«Sono qui per rappresentare tutti, sono interessato alla voce di tutti i magistrati» ha dichiarato Luca Poniz, nuovo presidente dell’Anm. Anche per quanto riguarda le prossime elezioni suppletive del prossimo ottobre per il Csm, dopo le dimissioni di due togati eletti per il collegio dei pm, Poniz ha affermato di condividere la posizione espressa oggi dal suo gruppo (Area) di lasciare spazio a candidati esterni alle correnti: «L’Anm può essere la casa che mette a disposizione una platea per far parlare tutti, per rendere - ha sottolineato - davvero aperta la competizione».
Grasso: “Nomine con il manuale Cencelli”
Grasso si è dimesso dopo aver ascoltato gli interventi dei rappresentanti dei gruppi all’interno dell’Anm nel Comitato direttivo centrale durante il quale da Area, Unicost e Aei, tre delle correnti della magistratura, erano arrivate richieste di un suo passo indietro. «Vi ho ascoltato - ha detto Grasso - Ovviamente rassegno le mie dimissioni». E poi: «Il mio richiamo al cambio di passo è stato assolutamente inascoltato e come temevo purtroppo» non si «coglierà l’occasione per un cambiamento perché il dire di allontanarsi dalle correnti come gruppi di potere e solo centri di elaborazione culturale è un qualcosa che viene declamato ma assolutamente non praticato in questi attimi» in cui «con una sorta di manuale Cencelli si stanno decidendo, immagino, i nomi e le appartenenze dei singoli che parteciperanno alla nuova giunta» dice Grasso.
A Grasso viene contestato di aver adottato una linea troppo morbida e non aver preso le distanze dallo scandalo che sta travolgendo il Consiglio superiore della magistratura. Grasso, in carica da aprile, è espressione della corrente di Magistratura Indipendente (coinvolta) dalla quale si è poi dimesso. La lotta di potere fa spingere le altre correnti sull’acceleratore. Durissimi gli interventi di alcuni esponenti.
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