L'80% delle acque di fogna finisce in mare senza subire alcun trattamento di depurazione
crescono quasi del 63% le infrazioni legate agli scarichi illegali
Nei mari, nei laghi, nei fiumi vengono riversate continuamente enormi quantità di acque di fogna, di fertilizzanti e pesticidi provenienti dalle attività agricole e zootecniche, di metalli pesanti e altre sostanze pericolose scaricate dagli impianti industriali, di petrolio e idrocarburi. L'80% delle acque di fogna delle 120 principali città costiere del Mediterraneo finisce in mare senza subire alcun trattamento di depurazione e nel 2005 crescono quasi del 63% le infrazioni legate agli scarichi illegali e alla normativa sulla depurazione: gli illeciti accertati sono 2.235. Sempre nel Mediterraneo, le petroliere riversano ogni anno - a causa d'incidenti o di perdite di routine - oltre 600 mila tonnellate di greggio. Per i fiumi italiani le minacce non vengono soltanto dagli scarichi inquinanti. Decenni di interventi sistematici di regimazione, di sbarramento, di prelievo idrico, di escavazione e cementificazione degli alvei, uniti al massiccio disboscamento dei versanti collinari e all'abusivismo edilizio (3.359 infrazioni accertate nel 2005), hanno determinato una condizione gravissima di dissesto idrogeologico che sempre più spesso trasforma temporali non eccezionali in alluvioni devastanti.
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