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Il mercato della sigaretta elettronica: stato dell'arte in Italia

L'obiettivo è quello di eliminare la combustione sostituendola con la vaporizzazione

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È ufficiale: l'Italia non smette di fumare, ma cresce il commercio delle sigarette elettroniche, seguito da quello delle hand rolling, dei sigari e delle pipe. La e-cig ha riconquistato la stessa quota di fumatori di tre anni fa, comportandosi più come un fenomeno influenzato dalle mode che come un espediente per abbandonare il vizio del fumo.

In occasione del “World No Tobacco Day 2017”, l'Istituto Superiore della Sanità ha fatto una stima circa il numero dei fruitori di sigarette elettroniche in Italia: il dato si attesta intorno a 1,3 milioni di utilizzatori. Contestualmente, Google ha dichiarato che, negli ultimi 12 mesi, le parole “sigarette elettroniche” hanno generato una media di 200.000 ricerche al mese, dimostrando il grande interesse del popolo nostrano per questa novità.

Il dato è confermato anche da Google Trend. Che evidenzia una crescita stabile del trend legato al topic “sigaretta elettronica”, con un picco del 2012 dovuto all'esplosione del fenomeno.

 

(fonte Google Trends)

 

Ma da dove arrivano le sigarette elettroniche?

Dopo aver debuttato nel mercato asiatico nel 2004 circa, le sigarette elettroniche sono approdate anche nei mercati occidentali, all'interno dei quali si sono diffuse in modo virale grazie ad internet.

Per chiarire la portata di questo business basta riportare qualche dato risalente al 2014, quando un terzo del mercato mondiale delle sigarette elettroniche comprendeva prodotti distribuiti attraverso il web in tre zone geografiche distinte: Asia Pacifico, Australasia e America Latina, rispettivamente con il 70%, l'85% e il 94%  delle vendite online.

Cos'è la sigaretta elettronica?

L'obiettivo della sigaretta elettronica è quello di eliminare la combustione sostituendola con la vaporizzazione. Allo stesso modo, il tabacco viene sostituito con gli aromi ed altre sostanze, compresa, eventualmente, la nicotina. Tutte queste sostanze vengono poi racchiuse all'interno di un oggetto chiamato sigaretta elettronica, il quale riesce a riprodurre le modalità di funzionamento di una sigaretta normale, mantenendo nell'utilizzatore l'illusione di usarla. In effetti, sia nella forma sia  per quanto riguarda la sostanza, la sigaretta elettronica è simile a quella classica ma meno nociva, in quanto vengono eliminati il processo di combustione ed il tabacco, i due elementi più dannosi per l'organismo. La combustione tra la carta che avvolge il tabacco e il tabacco stesso produce più di 4.000 sostanze chimiche tra cui il catrame, che a sua volta contiene oltre 80 sostanze cancerogene pericolosissime poiché si depositano nei polmoni e nelle vie respiratorie.

All'interno di una sigaretta elettronica sono presenti le seguenti sostanze che vanno a comporre il liquido della e-sigarette:

  • glicole propilenico
  • glicerina vegetale
  • nicotina (facoltativa)
  • aromi concentrati

 

Per quanto riguarda i componenti di natura elettronica, in una e-sig troviamo:

  • la batteria
  • il dispositivo per l'erogazione del vapore
  • la cartuccia contenente il liquido
  • la resistenza

 

Il liquido di cui è intriso il cotone all'interno della resistenza viene vaporizzato nel momento in cui l'energia generata dalla batteria riscalda la resistenza stessa. La batteria può avere un comando di attivazione manuale o automatico (mediante la pressione che si crea quando il fruitore aspira).

Le forme, le dimensioni e l'aspetto delle sigarette elettroniche varia a seconda dei gusti dell'utilizzatore. C'è chi sceglie quella che simula la combustione con l'accensione di un led rosso durante l'espirazione, o chi opta per un modello normale senza led. I liquidi/aromi presenti oggi in commercio sono tantissimi, alcuni contenenti nicotina. L'interesse per questo fenomeno è in crescente aumento, complice anche la possibilità di improvvisarsi piccoli chimici al fine di creare la miscela di aromi personalizzata e soprattutto fatta in casa. I siti web che propongono guide su come realizzare la propria miscela dei sogni sono tanti, alcuni dei quali offrono anche la calcolatrice di percentuali degli aromi per la sigaretta elettronica, uno strumento utile per comprendere in quali quantità i liquidi vanno miscelati.

Se la varietà dei prodotti in commercio è certamente comprovata, l'argomento più discusso al momento riguarda l'aspetto salutistico: la sigaretta elettronica è un bene o un male per la salute?

 

Sigaretta elettronica: gli studi

 

I dati sono ancora contraddittori. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato come la sigaretta elettronica aiuti a diminuire, o anche ad eliminare il consumo delle tradizionali sigarette, riducendo anche i livelli di dipendenza. Altri studi mostrano come il suo utilizzo non causi alcun danno polmonare, anche in seguito ad un uso prolungato. Diversamente, alcune ricerche di origine statunitense hanno evidenziato che, sebbene la e-sig sia meno pericolosa rispetto alle sigarette normali, non significa che il suo utilizzo sia privo di rischi. Il punto è che il prodotto è ancora giovane, quindi dovremo aspettare ancora qualche tempo prima di capire se le sigarette elettroniche possono essere realmente utili per chi ha il vizio del fumo o possono essere dannose per la salute.

Stando ai dati, i consumatori sembrerebbero in aumento: la sigaretta elettronica viene usata dal 3,9% dei fumatori e 7 su 10 la alternano a quella tradizionale. Di questi, il 9,5% ha ridotto in modo radicale le abitudini di fumo, mentre il 5,9% le ha mantenute invariate. Il 18,4% fuma esclusivamente sigarette elettroniche e, tra questi, il 7,7% ha abbandonato il vizio del fumo.

Redazione
© Riproduzione riservata
02/10/2017 09:04:13


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