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Turismo a Sansepolcro: l'aspetto della città

Vogliamo che il turismo diventi, oppure no, un volano economico per Sansepolcro e per la vallata?

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Cambiano le amministrazioni, ma non cambia il concetto di fondo per ciò che riguarda il turismo e soprattutto lo sviluppo turistico a Sansepolcro. Più volte abbiamo ripetuto il concetto: questa città ha enormi potenzialità dal punto di vista turistico. Bene, è ora che queste potenzialità vengano capitalizzate, altrimenti si rischia di fare come nello sport, quando si parla di "eterne promesse". Vogliamo che il turismo diventi, oppure no, un volano economico per Sansepolcro e per la vallata? Negli ultimi venti anni si è parlato molto, ma si è fatto molto poco per poter sfruttare il territorio a livello turistico: progetti di vario genere, divenuti alla fine solo chiacchiere e poco altro.

 

iniziamo un'inchiesta per capire cosa manca a Sansepolcro per decollare a livello turistico:

PRIMA PUNTATA - ASPETTO DELLA CITTA' 

 

Se si vuole davvero credere e investire sul turismo, non si può prescindere dal biglietto da visita principale: l'immagine che la città offre a chi vi fa ingresso. Una città gradevole e accogliente, nonché ordinata nelle grandi cose come nei piccoli particolari è sicuramente quello che richiede chi viene a visitare Borgo Sansepolcro. Questo vale non soltanto per il centro storico ma anche per le periferie, costituite dai quartieri residenziali di San Paolo Apostolo, Le Forche, Sacro Cuore e Triglione-zona Coop. In questo momento, per chi arriva a Sansepolcro, non è di certo un gran vedere: è sufficiente percorrere viale Armando Diaz, asse centrale di Porta Fiorentina, per mettersi le mani fra i capelli; all'ingresso del viale c'è una casa in condizioni fatiscenti, quella di piazza della Repubblica, la quale aspetta da anni di essere sistemata ma non con una colata di cemento ancora maggiore; i giardini sono in condizioni pietose con erba pressochè inesistente; le piante sono sistemate alla rinfusa, il modo di parcheggiare è selvaggio e anche nei pressi del vecchio arco (autentica cartolina della città ricavata in ogni stagione) non vi è un bello spettacolo da vedere. ln quella zona sono presenti anche i servizi igienici diurni, che avrebbero bisogno di una riconversione per poi rimanere aperti 24 ore su 24. Se poi passiamo alla zona dei giardini dell'Autostazione, notiamo come il forte vento del 5 marzo 2015 – ma lo avevamo sottolineato più volte – abbia ridisegnato in parte quell'area: alberi abbattuti con il pavimento scalzato dal piegamento dei fusti. Il monumento ai caduti di Marino Mazzacurati è un'opera d'arte nel suo genere, ma ha bisogno anch'esso di un minimo di restyling ed è aperta la discussione su un possibile spostamento al centro della grande aiola, anche perché in quella posizione ostacola la visione della cannoniera del Buontalenti. Bisogna tuttavia sottolineare che l'area adiacente all'arco di Porta Fiorentina e all'Autostazione è in questo momento oggetto di un progetto di riqualificazione elaborato dalla Consulta Interprofessionale dei Tecnici, anche se manca la componente più importante: lo stanziamento economico. In ogni caso, per quanto riguarda il centro storico, esempi di degrado non mancano di certo: zone verdi in abbandono, muri imbrattati dai graffitari e completa mancanza di un arredo urbano che si possa definire tale, senza dimenticare che per il centro storico sarebbe opportuno varare un regolamento (o un disciplinare che sia) al fine di uniformare il più possibile determinati aspetti e criteri in relazione – per esempio – alle tinteggiature dei palazzi, alle insegne dei negozi, alle fioriere da posizionare e alle pertinenze esterne. Il tutto al fine di migliorare la visione estetica, senza dimenticarsi di far rispettare gli orari di scarico e carico delle merci. Capitolo speciale è poi quello delle cattive abitudini dei biturgensi: una fra le più gravi è la già evidenziata sosta selvaggia. Ci sono zone in cui, spesso e volentieri, le auto in sosta creano situazioni di pericolo, oltre che offrire la sensazione di una città nella quale ognuno fa ciò che gli pare. Anche questo è un problema che investe tanto il centro storico quanto la periferia, ma la cosa grave è che ciò avviene non per carenza di parcheggi: è l'indisciplinatezza di quegli automobilisti abituati alla massima comodità, che - se potessero farlo - entrerebbero con la vettura anche all'interno di un negozio per comprarsi un vestito o di un bar per bersi un caffè. Comportamenti inaccettabili, se si vuole concentrare gli sforzi su un progetto turistico veramente importante. E' poi possibile che la città sia abitata prevalentemente da invalidi? Dal rilascio dei permessi pare proprio di si.

Redazione
© Riproduzione riservata
03/10/2016 12:08:16


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