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Mondo Politica: intervista ad Alessandro Bandini consigliere comunale a Sansepolcro

"Il termine “invasione dei piccioni” è sproporzionato rispetto alla situazione della città"

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Capogruppo di “Borgo al Centro”, è particolarmente impegnato sulle deleghe a lui assegnate dal sindaco di Sansepolcro, l’ambiente e i rapporti con le società partecipate. Alessandro Bandini traccia un quadro completo relativo alle ultime problematiche che investono la città, peraltro portate anche in consiglio comunale.

Bandini, cominciamo dalla stretta attualità: l’invasione dei piccioni. Quali interventi ha programmato l’amministrazione per tentare di arginare il fenomeno, già oggetto di dibattito in consiglio comunale?

“Vorrei preliminarmente precisare che il termine “invasione dei piccioni” appare sproporzionato rispetto alla situazione in cui ci troviamo nella nostra città; il problema dei piccioni esiste, è una costante in ogni contesto urbano, vicino e lontano da noi e chi è abituato a girare per l’Italia, sa che è così. Premesso ciò, l’amministrazione è consapevole dell’importanza della questione ed in particolare il sindaco, il vicesindaco ed il sottoscritto in qualità di consigliere con delega all’Ambiente; da tempo, ci siamo informati sui vari sistemi di contenimento del numero dei piccioni, anche attraverso confronti con ditte specializzate. Tuttavia, anche in linea con quanto previsto dalla Regione Toscana in materia di misure di controllo e contenimento del numero dei volatili in questione, si è compreso che il sistema più efficiente di intervento è sicuramente quello del contenimento attraverso un’attività concertata, di coltivatori diretti, Atc e Polizia Provinciale, finalizzata ad un previsto e controllato abbattimento nelle zone rurali, dove specialmente al momento della semina, il piccione contribuisce in maniera significativa alla rovina dei raccolti. Tale contenimento si riverbera in maniera positiva nella diminuzione della popolazione in città, dove, ovviamente non è possibile attuare il medesimo sistema, ma solo una cattura controllata sempre coordinandosi con l’Atc; L’amministrazione, da tempo e anche in questi giorni, sta cercando di coordinare tutti i soggetti interessati, anche offendo il proprio supporto, affinchè possano essere utilizzati gli opportuni strumenti per intervenire il prima possibile. Nel frattempo, si procede con una costante pulizia delle strade in maniera da limitare il problema delle deiezioni, valutando anche interventi più frequenti; ma è ovvio che tale soluzione non può che essere affiancata dall’attività di cui sopra. Ciò detto, pur comprendendo benissimo il disagio dei nostri concittadini, ricordo che il nostro regolamento per la gestione dei rifiuti, oltre ad un chiaro divieto di contribuire all’alimentazione dei volatili, prevede la necessità che i privati provvedano ad attuare tutta una serie di interventi riguardanti gli immobili di loro proprietà tesi a scoraggiare lo stazionamento e la nidificazione dei piccioni su cornicioni, o parti di immobili non adeguatamente protette. A tal proposito è intenzione dell’amministrazione proseguire attraverso gli organi competenti, nell’attività di controllo e conseguenti comunicazioni ed informative ai privati interessati, fino all’applicazione delle sanzioni previste, quale misura estrema, in caso di mancato riscontro positivo o inadempimento alle prescrizioni impartite. Mi sento di rassicurare tutti coloro che hanno parlato di pretesi rischi alla salute, precisando che l’amministrazione, in collaborazione con la Azienda Usl di Sansepolcro, continua a monitorare le situazioni più critiche, specie quelle relative a edifici abbandonati, segnalate e/o ravvisate tramite controlli, adottando poi i più opportuni provvedimenti”.

L’estate 2023 è stata caratterizzata anche dall’invasione dei cinghiali: sotto questo profilo il Comune ha le mani più legate?

“In merito all’argomento in questione, anch’esso, purtroppo comune a moltissimi centri urbani, sin dall’inizio l’amministrazione ed il sindaco in particolare, si sono dimostrati sensibili ed hanno ascoltato attentamente le istanze dei cittadini. Premetto che il fenomeno è diretta conseguenza dei “lockdown” durante il periodo della diffusione del Covid-19, quando gli ungulati si sono piano piano avvicinati ai centri urbani, incoraggiati dalla assenza dell’uomo; con il tempo questi animali, invitati anche dalla facilità di reperire cibo e da zone con ricca vegetazione presso la quale nascondersi, a ridosso del centro urbano, hanno trovato in città un habitat ospitale. L’amministrazione, che ha una competenza e uno spazio di manovra assolutamente limitati, si è comunque mossa sui vari fronti in maniera tempestiva sino a richiedere ed ottenere dalla Regione Toscana, un decreto per autorizzare un intervento di contenimento della specie dei cinghiali in ambito urbano coordinato dalla Polizia Provinciale, in più uscite sino alla risoluzione della problematica”.

Raccolta differenziata dei rifiuti: il trend di Sansepolcro è in linea con quanto da Lei auspicato?

“Come ho più volte dichiarato e come specificato anche durante la risposta all’interrogazione presentata all’ultimo consiglio comunale, il dato della raccolta differenziata della nostra città non ci soddisfa e non è in linea con le nostre linee programmatiche, né con le aspirazioni di una città con spiccata vocazione turistica come la nostra. Questa amministrazione ed il sottoscritto in particolare hanno particolarmente a cuore che il dato percentuale della raccolta differenziata possa essere aumentato progressivamente nei prossimi anni. Occorre però porre particolare attenzione su una circostanza, per altro già affrontato dal direttore tecnico di Sei Toscana da me invitato alla Commissione Consiliare Regolamenti presieduta in data 12 luglio scorso da Michele Gentili. Anche a seguito dell’ingresso di Iren quale socio di Sei Toscana, il gestore ha approvato il nuovo piano industriale con lo scopo di conciliare il controllo dei costi del sevizio con l’efficienza del medesimo. Questo ovviamente ha determinato la necessità di progettazione di una riorganizzazione del servizio di raccolta che a più riprese è stata oggetto di confronto nella assemblee dell’Ato Toscana Sud. Per quanto attiene la nostra Aor Valtiberina, ed in particolare Sansepolcro, il piano industriale prevede a titolo esemplificativo, un aumento della percentuale di raccolta porta a porta, l’introduzione di nuovi contenitori con nuove modalità di carico, e l’accorpamento delle postazioni. Con l’ufficio stiamo predisponendo una serie di incontri, anche a Siena presso la sede di Sei Toscana, in cui ci confronteremo con il gestore per conciliare le nostre esigenze e la visione di questa amministrazione enunciata nel proprio programma elettorale con le linee del piano industriale dal quale non possiamo prescindere. Certo confermo la mia idea e quella dell’amministrazione più volte espressa di giungere ad un porta a porta quasi integrale (salvo valutazioni a parte per le frazioni); saremo tuttavia aperti al confronto ed a proposte del gestore che siano in linea con le nostre esigenze e con quelle del territorio. Quanto fin qui detto è per chiarire che la scelta delle modalità di raccolta e delle caratteristiche del servizio sarà fondamentale più di ogni altra per incidere sulla percentuale di raccolta differenziata. Tengo a precisare in ogni caso, che la media della regione Toscana è un dato non particolarmente significativo per noi; forse di maggior utilità è un’analisi della situazione della provincia di Arezzo con dati aggiornati al 2021 dove al di là di alcuni comuni particolarmente virtuosi che hanno iniziato da tempo il percorso di crescita della percentuale di raccolta differenxiata e che sono comuni comunque più piccoli in cui risulta molto più semplice adottare sistemi che possano incidere positivamente sul dato, le nostra percentuale, ripeto non soddisfacente, si attesta nella media. E’ chiaro che una volta concordata la modalità di riorganizzazione del servizio, questa dovrà essere accompagnata da tutta una serie di attività complementari quali quelle di incentivo al riciclo, riutilizzo e riparazione dei beni, “end of waste” (Eow) - cessazione del rifiuto per tornare ad essere prodotto, riduzione del volume dei rifiuti, lotta all’abbandono (peraltro sensibilmente diminuita con questa amministrazione), conoscenza delle tipologie di rifiuto, riconsiderazione dei propri consumi”.

Nell’accordo con San Giustino si è parlato anche di ciclovia del Tevere: l’occasione per restituire dignità anche dal punto di vista ambientale a una fascia di territorio lasciata per troppo tempo in colpevole stato di abbandono?

“Il protocollo di Intesa raggiunto tra i Comuni di Sansepolcro e San Giustino costituisce il completamento di un percorso iniziato da tempo ma che la nostra amministrazione, con il sindaco in testa, ha fortemente voluto portare a completamento con l’atto di cui sopra. A tale scopo, il Comune di Sansepolcro si è voluto dotare di un apposito strumento di pianificazione della mobilità, denominato Pums, all’interno del quale, la previsione della nuova viabilità di collegamento con San Giustino contenuta nel Piano Strutturale, troverà la necessaria specificazione. Per entrambi i centri, tale nuova viabilità rappresenterà una opzione alternativa alla Tiberina 3 bis. Nel protocollo si sono tracciate le linee del precorso amministrativo e progettuale che dovrà condurre ad una valutazione di fattibilità che consentirà poi di entrare nel vivo degli interventi infrastrutturali, ivi compreso il prolungamento della “Ciclovia del Tevere”, trattandosi di infrastruttura lenta di grande interesse con rilevanti ripercussioni anche ambientali”.

Redazione
© Riproduzione riservata
01/12/2023 14:58:31


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