A Stromboli notte tranquilla, piccoli sismi ma nessun danno
Ginostra coperta da pomice nera, incendi sotto controllo
Sono 98 le persone che hanno lasciato Stromboli per la paura nata dopo le due violente esplosioni delle 16:46 di mercoledì che hanno causato la morte del 35enne Massimo Imbesi e almeno tre feriti non gravi nella frazione di Ginostra e tanta paura tra abitanti e turisti che erano sull'isola. Il medico legale stamattina ha eseguito l'ispezione cadaverica all'ospedale di Milazzo sul corpo della vittima. Il magistrato ha disposto la restituzione della salma alla famiglia senza disporre ulteriori esami. Le cause del decesso ancora non sono state chiarite. Molto probabilmente il giovane escursionista e' caduto durante la fuga per sfuggire alla pioggia di lapilli, rimanendo forse stordito anche dal fumo. Il giovane, amante della natura, stava facendo una passeggiata con un amico brasiliano coetaneo che e' rimasto lievemente ferito e sotto choc per quanto accaduto.
Tra i residenti resta la paura. Ci sono stati ancora dei terremoti di piccola energia, sotto magnitudo 2, probabilmente come effetto dell'assestamento del vulcano, che sono stati avvertiti, ma non hanno creato alcun danno, ma hanno fatto "sussultare" chi è a Stromboli. L'isola è coperta da detriti, pomice nera. Uno strato alto alcuni centimetri. La zona maggiormente colpita è la frazione di Ginostra che si appresta a tornare alla normalità. Lo conferma anche il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni: «A Ginostra e in gran parte dell'isola - afferma - è stata riallacciata la fornitura elettrica. I tecnici dell'Enel hanno lavorato anche di notte riuscendo a fare 'ripartire' la centrale». Il sindaco ha sottolineato che «non c'è stata alcuna evacuazione» perché «non c'era assolutamente la necessità».
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