E45, nulla di fatto: la situazione non si sblocca. Domani il giusto giorno?
In Procura era attesa la prima parte della perizia dell'ingegner Claudio Modena
Nulla di fatto. La E45 è ancora al punto zero. Un’altra settimana è andata in archivio e la risposta del perito non è ancora arrivata sul tavolo della Procura di Arezzo. Cosa sta accadendo? Sono tanti i punti interrogativi. L’ingegner Claudio Modena, perito scelto dal Gip Piergiorgio Ponticelli, giovedì 20 e venerdì 21 giugno ha eseguito gli ultimi carotaggi sul viadotto del Puleto estraendo materiale per poter analizzare in laboratorio. Le rassicurazioni, però, erano quelle che una volta esaurita la parte dell’indagine diagnostica e gli elementi erano tutti nelle sue mani, l’ingegner Modena avrebbe comunicato alla Procura di aver terminato cosicché il cantiere poteva tornare nelle mani di Anas per l’ultimazione dell’intervento sui baggioli. Tutto questo doveva avvenire tra lunedì e mercoledì: ma ogni giorno dagli uffici del procuratore Roberto Rossi la fumata è sempre arrivata nera. La settimana è terminata e le speranze, a questo punto, sono riposte sulla giornata di lunedì. Anas, dalla sua parte, ribadisce che è pronta per metter mano sul cantiere: dall’ok della procura ci saranno un paio di giorni per contattare nuovamente la ditta – ha lasciato il cantiere non potendo operare – e altre due settimane per eseguire l’intervento di cerchiatura di tutti e 15 i baggioli con delle malte elastiche. Situazione che, però, si fa sempre più critica: le più ottimistiche previsioni, all’indomani dell’incontro tra i sindaci del territorio e il procuratore, facevano sperare a una riapertura dell’arteria anche al traffico pesante entro il mese di luglio seppure a questo punto i tempi si fanno sempre più stretti. Specialmente se non dovesse arrivare comunicazione entro i primi giorni della prossima settimana. Tempistiche bibliche che non fanno certamente sperare in positivo: ne gli utenti, ne tantomeno il mondo economico fortemente danneggiato da questa situazione.
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