Rubrica Economia

I gadget aziendali sono deducibili: la guida per le imprese

Quali sono gli oggetti che rientrano nella normativa?

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I gadget aziendali (penne, block notes o t-shirt solo per fare degli esempi) sono uno strumento di marketing di ampia diffusione.

Vediamo subito qual è la definizione di gadget aziendale secondo Wikipedia:

 

“Un gadget è un oggetto funzionale, solitamente apprezzato. Data la natura prettamente pubblicitaria del prodotto, esso è strutturato in modo da attrarre l'attenzione per il suo aspetto bizzarro, colorato e simpatico. I gadget tendono ad essere più insoliti o abilmente disegnati rispetto agli oggetti di uso comune.”

 

Ma al di là del design in grado di attrarre l'attenzione come del resto sano fare tutti gli oggetti futili, ovvero quelli di cui si potrebbe fare a meno, da cosa deriva il loro successo? Da almeno due fattori.

 

 

1)      Scalabilità. A differenza di altri strumenti di marketing, la spesa per dotarsi dei gadget aziendale è estremamente flessibile e scalabile. I gadget sono uno strumento accessibile a qualunque tipologia di impresa. Le aziende con fatturati milionari e budget elevati possono creare i gadget più costosi, affidandosi ad agenzie di comunicazione per la loro progettazione e diffusione. Ma anche le aziende piccole possono includere nel piano marketing l'acquisto di gadget aziendali rientrando nel budget che hanno a disposizione: basta richiedere la produzione senza passare per un intermediario come un'Agenzia marketing e comparare i prezzi richiedendo più di un preventivo on-line. Da questo punto di vista, internet è la vera risposta. Anche la grandezza dell'ordine può essere calibrata in base al fabbisogno effettivo.

2)      Benefici fiscali.  La spesa per i gadget aziendali può essere dedotta fiscalmente, un'ottima opportunità per le aziende che vogliono fare marketing con un'attenzione particolare alla spesa da sostenere. Ma cosa significa dedurre fiscalmente una spesa? Che tale spesa può essere sottratta dal reddito d'impresa facendo abbassare il reddito imponibile, ovvero la cifra sulla quale vengono calcolate in percentuale le tasse da pagare. Solitamente i benefici che comportano la possibilità di deduzione fiscale escludono la detrazione e viceversa. Ma per i gadget aziendali ci sono anche benefici in termini di detrazione dell'IVA. Lo spiegheremo meglio nel prossimo paragrafo.

 

Deducibilità fiscale: quali sono gli oggetti che rientrano nella normativa

Gli oggetti che permettono di usufruire della deducibilità fiscale sono tutti gli oggetti che vengono regalati ai Clienti indipendentemente dalla loro natura, purché:

 

1)      non siano un prodotto dell'Azienda che li regala

2)      la spesa per singolo articolo non superi i 50 Euro

 

Per quanto riguarda il punto 1, questo significa che se un'Azienda produce ad esempio oggetti in ceramica, una tazza non potrà essere considerato un gadget. Sarà invece considerato un gadget qualunque altro oggetto promozionale: una penna, un orologio, una chiavetta USB, un ombrello, una t-shirt e così via.

Il punto 2 è chiaro: si tratta di un limite di spesa pro oggetto che per legge non può essere superato se si vuole beneficiare in toto delle agevolazioni fiscali. Superando il limite di spesa, esistono comunque dei benefici ma sono previsti in misura inferiore rispetto alla casistica indicata dalla legge.

 

Attenzione: i regali ai dipendenti non sono considerati gadget aziendali ma sono oggetto di “spesa per prestazioni di lavoro dipendente”. Sono comunque deducibili, ma rientrano in un'altra normativa.

 

Normativa di riferimento

Per la materia trattata si può fare riferimento a diverse leggi:

 

  1. Testo Unico Imposte sui Redditi, o TUIR (DPR 22 dicembre 1986 n. 917): tale legge spiega che la distribuzione di beni distribuiti gratuitamente rientra nelle spese di rappresentanza e può pertanto essere dedotto dal reddito d'impresa. Il valore unitario dei beni non deve essere superiore ai 50 euro. Ecco infatti cosa si legge nell'art. 108, comma 2:

“Le spese di rappresentanza sono deducibili nel periodo di imposta di sostenimento se rispondenti ai requisiti di inerenza stabiliti con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, anche in funzione della natura e della destinazione delle stesse. Le spese del periodo precedente sono commisurate all'ammontare dei ricavi e proventi della gestione caratteristica dell'impresa risultanti dalla dichiarazione dei redditi relativa allo stesso periodo in misura pari: a) all'1,5 per cento dei ricavi e altri proventi fino a euro 10 milioni; b) allo 0,6 per cento dei ricavi e altri proventi per la parte eccedente euro 10 milioni e fino a 50 milioni; c) allo 0,4 per cento dei ricavi e altri proventi per la parte eccedente euro 50 milioni. Sono comunque deducibili le spese relative a beni distribuiti gratuitamente di valore unitario non superiore a euro 50.”

  1. Decreto legislativo 175/2014, art. 30 e DPR n. 633/72: con queste leggi viene permessa la detrazione dell'IVA al 100% per tutti gli acquisti di beni dal costo unitario non superiore a 50 euro e che vengano ceduti gratuitamente. Come accennavamo nel paragrafo precedente, ingadhget aziendali offrono anche un beneficio in termini di detrazione. L'IVA spesa per il loro acquisto può essere portata in compensazione al momento di pagare l'IVA sul proprio fatturato. Ciò significa che un'Azienda che deve pagare 1000 euro di IVA allo Stato e che ha pagato 200 euro di IVA sull'acquisto di gadget, dovrà pagare solo 1000 euro meno 200 euro, ovvero 800 euro.

 

 

Bisogna emettere fattura per un gadget aziendale?

No, trattandosi di una cessione a titolo gratuito, non c'è bisogno di emettere fattura. Questo sempre se l'oggetto regalato rispetta i criteri che lo identificano come gadget aziendale, ovvero che non sia un manufatto dell'azienda che lo regala e che il suo costo d'acquisto non superi i 50 euro a pezzo.

 

Caso pratico

Per fare chiarezza sulla materia trattata, forniamo un esempio pratico.

“F&M” è un'Azienda che produce abbigliamento tecnico e da lavoro. Anche se è un'azienda di media grandezza (30 dipendenti) ha tra i suoi Clienti anche alcuni grandi Società che si occupano di manutenzione stradale e rete fognaria, alle quali fornisce le uniformi a norma di legge per tutti i dipendenti. Si tratta di commesse importanti, per questo la “F&M” decide di investire sulla propria immagine facendo un regalo alle aziende in questione.

Serve un regalo elegante ma che sia anche riconducibile alla F&M. C'è inoltre un fattore critico: la F&M non ha un ufficio marketing e gli aspetti di marketing e comunicazione vengono gestiti in casa dai figli dell'Amministratore delegato. Per fortuna hanno conoscenza della materia e decidono  di partire dal web per scegliere il tipo di gadget e confrontare i preventivi on-line.

Decidono di ordinare due tipologie di gadget:

  1. Gadget di fascia media, da distribuire ai dipendenti delle Aziende con un ruolo operativo e con i quali la F&M si confronta quotidianamente: addetti amministrativi, responsabili acquisti etc.
  2. Gadget di fascia alta da distribuire ai manager.

 

Dopo aver studiato con attenzione le offerte, la scelta per i gadget di fascia media ricade su uno stock di chiavette USB personalizzate sulle quali stampare il logo della F&M. Ne vengono ordinati 150 pezzi.

I gadget di fascia alta sono invece degli eleganti orologi personalizzati. Per renderli più eleganti, il logo viene fatto incidere sul bordo laterale della cassa, come in effetti permettono di fare le aziende che si occupano di personalizzazione. Ne vengono ordinati solo 10 pezzi.

Una volta completato l'ordine, le fatture vengono conservate per essere consegnate all'Ufficio contabile, che si occupa di gestire la deducibilità dal reddito d'impresa e la detrazione dell'IVA.

Se la spesa per le chiavette Usb è stata di 5 euro a chiavetta, per un totale di 750 + IVA, l'Azienda può dedurre questa somma dai redditi ai fini della tassazione diretta e può inoltre recuperare 165 euro compensando l'IVA.

La spesa per gli orologi aziendali è stata invece di 45 euro ad orologio, per cui 450 euro + IVA da dedurre e 99 euro di IVA da compensare.

Redazione
© Riproduzione riservata
10/05/2019 09:33:09


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