Opinionisti Giacomo Moretti

Le passerelle non le chiudono mai!

Ho personalmente scelto che sulla E45 non ci risalgo nemmeno sotto tortura

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La situazione che si è venuta a creare in Valtiberina in questa settimana è davvero paradossale.

Abbiamo una viabilità che definire oscena è un complimento, ma tutto questo non da ora.

Per tutto il mese di Dicembre recarsi ad Arezzo per la E78 sembrava uno di quei videogiochi tipo corsa ad ostacoli. Ostacolo peggiore, tra una buca e l’altra, il ghiaccio.

Peccato che nei videogiochi si parte sempre con almeno tre vite, mentre noi automobilisti quando usciamo di casa per andare al lavoro di vite con noi ne portiamo una sola.

Nessuno si è degnato di dire nulla, con la sola meritoria eccezione del Sindaco di Sansepolcro Cornioli, che ha dato voce ad una esigenza di noi valtiberini.

L’esigenza Di - udite udite - avere del sale per le strade.

Certo, essendo inverno è del tutto impossibile, per chi di competenza, prevedere la formazione del ghiaccio sull’asfalto.

Ovviamente ci sono stati i soliti incidenti e, dopo le necessarie lamiere accartocciate e la raccolta dei feriti (fortunatamente non gravi), si è provveduto a rendere più decente la viabilità verso Arezzo. Viabilità che, vorrei ricordare, durante la scorsa estate è stata interrotta più volte: per qualche settimana, poi a sensi alterni, poi di nuovo con chiusure. Insomma, un singhiozzo continuo.

Non meglio il tragitto prolungato direzione Siena, strada molto usata non solo da chi  lavora nel senese ma anche dai tanti studenti universitari che studiano nella città del Mangia.

Anche in questo caso, cantieri su cantieri per rifare una strada ormai del tutto sfondata. Perlomeno in  questo caso i lavori hanno portato i propri frutti e non si rischia più di sfasciare la macchina tra una voragine e una crepa.

Ora resta chiuso un pezzettino di superstrada tra Monte San Savino e Arezzo (in direzione Arezzo), poco male.

Vogliamo parlare delle comunicazioni con le Marche? Lasciamo perdere. Bocca Trabaria tra una frana e l’altra è aperta ogni due o tre anni; come si direbbe è aperta a singhiozzo da sempre, costringendo a percorrere Bocca Serriola. Ora ci si sono messe anche le bombe della seconda guerra mondiale.

Insomma sono anni che viviamo nel disastro più totale, tra strade chiuse e pericolose da percorrere per incuria.

Ora la “novità” della settimana. Si scopre con enorme sorpresa che la E45 è un disastro totale e che non vi è viabilità alternativa. Ma davvero? Che novità!

Ovviamente inutile ribadire le solite frasi di circostanza, io mi limito a dire ciò che penso, ovvero che tra la valutazione posta in essere dalla sempre scrupolosa Magistratura aretina e ANAS, io mi fido dei giudici e lo faccio senza alcun dubbio.

Ora vorrei sapere però dove sono quei fenomeni che dopo il crollo del ponte Morandi di Genova invocavano il passaggio ad ANAS anche delle tratte autostradali in concessione alla Società Autostrade? Siamo seri.

Ho personalmente scelto che sulla E45 non ci risalgo nemmeno sotto tortura.

Da anghiarese potrei parlare dei camion giganteschi che vengono fatti passare per il centro del Paese. Camion che hanno sfasciato e sfondato la via Nova, oltre ad aver creato problemi di sicurezza, non solo per tutta la Libbia ma anche e soprattutto ad ogni curva dentro il Paese.

Potrei continuare ma per amor di pietà cercherò di fermarmi.

Dunque, chi non sa nemmeno gestire una viabilità paesana si erge a difensore degli automobilisti.

Chi si è tranquillamente girato dall’altra parte quando per andare ad Arezzo servivano gli sci al posto delle gomme, ora interviene per risolvere il problema E45. Ma per piacere!

Una volta i politici cercavano di lucrare consenso tagliando i nastri di inaugurazioni. Nastri che sovente venivano tagliati sotto elezioni, un nastrino in campagna elettorale serve sempre.

Ora non più.

Ora il politico di turno cerca di lucrare consenso “facendo casino” erigendosi a difensore del popolo solo durante l’accadimento di disastri.

Ed eccoli tutti.

Una bella sfilata sullo scalpo della E45 e di ciò che “non resta” della possibile viabilità alternativa.

Caspita, qui a viabilità siamo messi male, ma le passerelle restano sempre belle attive.

Meno passerelle e più strade e, comunque, continuando così prima o poi anche quelle passerelle potrebbero diventare scivolose. Almeno fino a che resteranno aperte.

Redazione
© Riproduzione riservata
21/01/2019 09:30:31

Giacomo Moretti

Nato ad Arezzo – Dopo aver assolto agli obblighi di leva comincia subito a lavorare, dalla raccolta stagionale del tabacco passa ad esperienze lavorative alla Buitoni e all’UnoaErre. Si iscrive “tardivamente” all’età di 21 anni alla Facoltà di Giurisprudenza di Urbino dove conseguirà la laurea in corso. Successivamente conseguirà il Diploma presso la Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Assolta la pratica forense, nel 2012 si abilita all’esercizio della professione forense superando l’esame di stato presso la Corte d’Appello di Firenze. Iscritto all’Ordine degli Avvocati di Arezzo esercita la professione forense fino al dicembre 2016. Attualmente si è sospeso volontariamente dall’esercizio della professione di avvocato per accettazione di incarico presso un ente pubblico a seguito della vincita di un concorso. Molto legato al proprio territorio, Consigliere comunale ad Anghiari per due consiliature consecutive. Pur di non lasciare la “sua” Anghiari vive attualmente da pendolare. Attento alla politica ed all’attualità locale e non solo, con il difetto di “dire”, scrivere, sempre quello che pensa. Nel tempo libero, poco, ama camminare e passeggiare per la Valtiberina e fotografarne i paesaggi unici.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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