I pomodori da seccare
Il mio pensiero verso i meridionali che emigravano
Andavo a fare le ferie in Puglia. Peschici e dintorni, l’idea era di farle non del tutto in un luogo solo. Quando giunsi sopra il pago di Lesina su un campo coltivato a pomodori, notai un gruppo di ragazzi di colore sparpagliati che stavano raccogliendo quanto era stato sparso dopo la prima scelta. Spinto dalla curiosità domandai cosa stavano facendo. Quello che parlava meglio l’italiano, mi rispose che invece di lasciarli li a marcire, li raccoglieva per farli seccare poi portarseli a casa a fine stagione quando sarebbero rientrati. Il mio dialogo fu interrotto da un signore che si precipitò a domandare dove dovevo andare. Avuta la risposta mi invitò a proseguire anche se la mai risposta non tardò ad arrivare, per non creare problemi al giovane col quale mi ero fermato a parlare, dopo aver ringraziato l’importuno per la squisitezza, proseguii il cammino verso la meta turistica. Mentre percorrevo la strada con l’auto, pensavo a quando i meridionali emigravano al Nord, e nella valigia avevano anche la loro scorta di pomodori secchi.
Valter Rossi
Romagnolo doc, ex insegnante al liceo scientifico Augusto Righi di Cesena, nato a Bagno di Romagna e laureato in lettere moderne all’Università di Firenze e in sociologia ad Urbino. Nel 1982 ha usufruito di una borsa di studio dell’Unione Europea, sulla Geografia Economica svoltosi a Berlino in Germania. In collaborazione con l’ANED ha curato la testimonianza sul passaggio del fronte in Romagna e sulla vita dei militari nei campi di concentramento. Assessore dal 1980 al 1985 a Urbanistica e Cultura del Comune di Bagno di Romagna e vice Presidente delle ex Comunità Montana Cesenate. Autore di diversi libri, ha pubblicato: La Memoria e la Speranza, Generazione Superstite, Donne Schizzate e storia di San Silvestro in Fontechiusi. La sua ultima opera: Taccuini di Viaggio.. redazione@saturnonotizie.it
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