Sansepolcro, nonno e nipote urtati da uno scooter: maggiore sicurezza lungo la strada del Trebbio
Il comitato dei residenti chiede una pista ciclabile. La risposta dell'amministrazione
Nonno e nipote di 19 mesi finiscono a terra dopo essere stati urtati da dei ragazzi in sella al proprio motorino. Il tutto si è verificato durante il weekend lungo la strada che collega il centro abitato di Sansepolcro alla frazione Trebbio. Nessuno si è fatto male, questa è la cosa più importante: danni, però, sono quelli arrecati alla bicicletta finita poi nella fossetta laterale. Basta poco per capire che l’epilogo poteva essere ben più grave, tenendo pure conto che il bambino era regolarmente seduto e allacciato nel seggiolino; oltretutto, i ragazzi in sella allo scooter, non si sono fermati bensì hanno continuato la loro corsa. Ripetiamo: non è successo niente, seppure ci troviamo di fronte all’ennesima tragedia sfiorata in una zona di Sansepolcro dove le auto sfrecciano a velocità davvero troppo sostenute. Quest’ultimo episodio, quindi, pone ancora una volta l’accento sul delicato tema legato alla sicurezza: vero che ci sono i cartelli che impongono il limite di velocità a 50 chilometri orari, ma è anche vero che ci vogliono i giusti controlli in modo tale che debba essere rispettato. Già nei mesi scorsi più volte si sono tenuti degli incontri tra il comitato dei residenti nella frazione Trebbio e l’amministrazione comunale. “E’ un problema che conosciamo – commenta l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Marzi – ed era noto anche prima di quest’ultimo e brutto episodio che si è verificato, di cui siamo stati informati. La soluzione è la realizzazione di una pista ciclabile che abbiamo già studiato e probabilmente trovato pure il giusto canale per attingere alle risorse: ci stiamo lavorando con i nostri uffici, sono già stati eseguiti anche dei sopralluoghi ed è emerso che ai lati della carreggiata ci sarebbe spazio per la realizzazione di una pista ciclabile. Contiamo entro l’anno di avere in mano il progetto esecutivo”. La soluzione, infatti, sarebbe una pista ciclabile lunga circa tre chilometri che collega il sottopasso della ferrovia, nella zona di San Paolo, fin quasi al centro abitato della frazione Trebbio. “Come detto – conclude Marzi – ai lati c’è spazio per realizzare tale opera, seppure deve rispettare tutti i canoni imposti dal codice della strada: ovvero, giusta segnaletica, ma anche manto stradale di un colore ben visibile”. Nel corso degli anni sono stati diversi, purtroppo, i sinistri che si sono verificati alcuni dei quali con esiti anche ben più gravi: questa strada, soprattutto nel periodo primaverile ed estivo, è meta di tantissime persone amanti degli sport all’aria aperta che sia la stessa bicicletta o la corsa. L’episodio che si è verificato nel weekend deve far riflettere e fungere anche da stimolo per gli uffici comunali di accelerare il progetto: una tranquilla domenica in compagnia del nipote di neppure due anni ha rischiato di sfociare in una vera e propria tragedia. Il comitato della frazione chiede anche maggiori controlli alle forze dell’ordine, soprattutto per quello che riguarda la velocità.
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