Non chiudete quella Porta

E’ ormai tristemente noto  a tutti i Biturgensi come si è conclusa una delle idee più interessanti del tradizionale Pesce d’Aprile, idea partorita da tre goliardi locali, non più ragazzini, ma affermati professionisti conosciuti da tutti, persone che frugandosi in tasca hanno realizzato uno scherzo perfetto e di un impatto sorprendente, visti poi i numerosissimi commenti a favore sui social, commenti che si protraggono a distanza di giorni. Nel poco tempo che lo scherzo è rimasto dove era collocato vi sono stati numerosi scatti fotografici di chi si trovava a passare di li, altri avvertiti, sono partiti da casa per fare una foto davanti a quello che fino agli anni sessanta era uno dei simboli del Borgo, il portone di Porta Fiorentina, che stava li attaccato ai suoi gangheri a far bella mostra di se. Poi ad un tratto fu tolto, si dice per essere restaurato, ma ad oggi non vi sono notizie che indichino dove in realtà sia il portone fantasma, chi abbia commissionato il restauro, a chi sia stato affidato lo stesso, fatto sta che nessuno sa con certezza dove si trovi, magari è stato anche venduto,vocifera qualcuno. Al di la di questo, che è comunque un fatto grave, per il quale nessuno finora si è dato pena, ciò che stona in questa faccenda, trasformata da scherzo in una specie di attentato terroristico, è che un dipendente di una azienda che ha l’appalto delle pulizie delle strade e della nettezza, così si vocifera in giro, trovandosi di fronte alla copia del portone chiuso, dalla parte interna, abbia avuto la geniale idea di allertare le forze dell’ordine, senza magari fare mente locale su quale fosse la data del calendario ed optare per una deviazione in via Giordano Bruno per tornare alla base in S.Fiora. Ora, immaginate un attimo la scena, questo arriva, probabilmente turbato dal dover lavorare la mattina di Pasqua (e del primo aprile, ma egli non lo sa), si ferma, scende, attacca due o tre striocchi fra se e se e poi accende la luce geniale che lo porta a telefonare alle autorità, le quali (anche per loro è Pasqua, ma forse non il primo Aprile) arrivate sul posto per questa inusuale trovata, non sapendo bene come procedere, come credo da prassi, interpellano il Prefetto (anche per lui è Pasqua e basta) il quale presumo affidi il tutto al PM di turno(come cita la stampa) che stava giusto facendo la colazione di Pasqua, e non ricorda magari che è anche il Primo Aprile. Interrotto con l’uovo sodo sul piatto DENUNCIA gli autori dello scherzo per una serie di imputazioni che vanno dall’interruzione di pubblico servizio ( il solerte netturbato) a violazione delle norme sulla sicurezza pubblica (l’ambulanza improvvida che dovesse trovarsi li, non sulla rotonda della E 45), oltre all’apposizione di orpelli sulle mura urbiche ( le mura urbiche è tanta roba come citazione) senza permessi ed altri vari accessori che costringeranno gli autori a rivolgersi ad un legale per tutelarsi di fronte al giudice. Non so come la pensiate Voi, ma io ho la netta sensazione che non vi sia più alcuna tolleranza in questo nostro Borgo, che come ho letto nei tanti commenti social, si sia persa la coscienza e la voglia di divertirsi e sorridere, ridere di gusto anche, soprattutto la voglia di vivere serenamente e lasciar vivere il prossimo altrettanto serenamente; vi sono persone che non dormono la notte per pensare a chi e come fare dispetto l’indomani, vi sono persone alle quali tutto urta dallo sciacquone del bagno al tuono del temporale, vi sono i No rumor, i No feste, i No Palio, I No Tamburi, i No Musica nei Bar e fuori dagli stessi, esiste anche un comitato qui da noi, siamo avanti anni luce nella lotta ai decibel. Esistono ancora persone che pensano di poter imporre il loro volere ad altri dall’alto della loro arrogante saccenza, le stesse che a casa nascondono la polvere sotto il tappeto, esistono quelli che sparano a zero sui migranti e poi scopri che gestiscono un paio di appartamenti nei quali tengono gli sfortunati (o fortunati) abbronzati, ci sono in mille modi e nessuno gli ha mai fatto un appunto, quindi non capisco perché si debba per forza, per malignità, per mera ignoranza, impedire qualsiasi forma di divertimento in questo Paese, come lo è appunto questo magnifico pesce d’Aprile, che come citavo sopra ha riportato tanta gente a ricordare lo storico portone di Porta Fiorentina, che sarebbe poi durato lo spazio di una giornata. Ne parla la stampa anche oggi, ho visto un post di Repubblica .it di Firenze, la Nazione, il Corriere Aretino, anche se riportano inesattezze e ci ricamano sopra, ne parla il Borgo ed i Borghesi, tutti credo, non ho sentito un commento contrario a questa cosa, anzi tutti puntano il dito sulla famosa ed ignobile denuncia  seguita poi, che porterà rogne agli autori, ma spero che chi dovrà giudicare questo atto terroristico, abbia la saggezza e la capacità di discernere arrivando ad un giudizio finale che soddisfi l’entità del presunto danno, se di danno si trattasse. Non vorrei altresì essere nei panni del denunciante primario se casualmente si venisse a sapere chi fosse, credo che i borghesi non lascerebbero passare sotto silenzio il suo gesto, doveroso, per carità, ogni altro giorno del calendario, non il Primo di Aprile, ma questo è naturalmente solo il mio personale parere.