Sansepolcro: amministrazione Cornioli al bivio
Ci stiamo avvicinando a metà mandato e la città sta vivendo un momento difficile
L’amministrazione Cornioli sta arrivando al compimento dei due anni di mandato e quindi è chiaro che il 2018 e il 2019 siano gli anni fondamentali per una municipalità che – lo ricordiamo – per la prima volta nella storia non ha una connotazione politica, avendo i partiti di riferimento tutti all’opposizione. In questi due anni, l’amministrazione biturgense si è preoccupata di prendere l’esatta visione di ciò che significhi attività amministrativa, facendo tanto “ordinario” e poco “straordinario”. L’unico aspetto nel quale vi è stata l’inversione di rotta è il comparto cultura, con la nuova gestione del museo civico e l’apertura della casa di Piero. Per il resto, sono stati portati avanti le progettualità cantierate dalla vecchia amministrazione: si capisce quindi quanto sia importante questo 2018 per capire se verranno mantenute le aspettative della campagna elettorale. Bisogna dare atto a Cornioli di essere riuscito a tenere insieme un’amministrazione variegata, composta da persone con provenienze politiche diametralmente opposte, aiutato in questa fase anche da un’opposizione che si è rivelata ben poca cosa. La città vive un momento molto difficile, con il settore del commercio – e in parte anche quello dell’artigianato – che sono in profonda crisi; un degrado che è palpabile solo facendo il giro del centro storico e delle periferie, una completa mancanza di rispetto delle regole (divieti di sosta ignorati, auto parcheggiate sui marciapiedi e negli incroci, nonostante i box sosta a 30 metri di distanza) e anche per ciò che riguarda il progetto del secondo ponte sul Tevere – forse la più grande opera degli ultimi 50 anni a Sansepolcro – non si hanno più notizie. Chiosa finale: questo biennio sarà decisivo per Mauro Cornioli, se a lui interessa la conferma nel ruolo di sindaco; a questo proposito, crediamo che la sua proverbiale capacità di imprenditore gli tornerà utile: a lui il compito di distinguere ciò che è utile da ciò che non lo è; a lui il compito di premiare la meritocrazia e non coloro che vengono al “palazzo” a bociare e dare la priorità a quelle opere maggiormente necessarie per la città. Della serie fatti: e non chiacchiere, meno social è più vicinanza ai problemi reali della popolazione e non a quelli virtuali.
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