E45, fascicolo della Procura per la frana nella piazzola a Pieve Santo Stefano
Il Ministro Poletti: "Occorrono investimenti per questa arteria che conosco molto bene"
Frana della piazzola in E45 a Pieve Santo Stefano: la Procura della Repubblica di Arezzo ha aperto un fascicolo d’inchiesta. Resta comunque ancora in vigore l’ordinanza di sgombero delle tre famiglie che abitano a valle dello smottamento, ma ora interviene anche il Ministro. Un fine settimana sicuramente con i riflettori accesi al chilometro 152 della E45, proprio per il fatto che è previsto un peggioramento della situazione meteorologica: pioggia battente e pure qualche fiocco di neve. In Procura ad Arezzo, intanto, è stato attivato un nuovo fascicolo per la Orte – Ravenna: non vi sono persone indagate, seppure i PM sono in attesa di nuovi accertamenti sul luogo dello smottamento avvenuto esattamente una settimana fa. Informativa che dovrà consegnare la Polstrada per capire quali e quanti reati potranno essere ipotizzati: il tutto arriverà sul tavolo del procuratore Roberto Rossi i primi giorni della prossima settimana e si potrebbero – utilizzare il condizione è comunque ancora d’obbligo – verificare anche più reati contemporaneamente. Anas ha lavorato anche ieri mattina per portare via tutto il corpo della frana: un sopralluogo è stato effettuato anche dall’amministrazione comunale di Pieve Santo Stefano, insieme ai propri tecnici. “Ordinanza ancora attiva – commenta il vicesindaco di Pieve, Claudio Marcelli, il quale ha seguito l’intero iter – e lo rimarrà finché da Anas non ci comunicheranno che la zona è in completa sicurezza. Ne approfitto per ringraziare a nome dell’amministrazione anche le famiglie coinvolte per la grande collaborazione che è stata dimostrata: sarà nostra cura, al termine dei lavori di messa in sicurezza, informarli immediatamente dell’eventuale revoca dell’ordinanza firmata giovedì sera”. Il personale di Anas sta effettuando dei terrazzamenti, oltre a portar via tutto il materiale franato: si nota chiaramente, sotto il manto stradale non interessato dal cedimento, uno strato di terra di una tonalità più grigia; forse proprio qua si nasconde la causa, almeno una, di questo disastro. Per il momento siamo arrivati a una quota di circa quattro metri più bassi rispetto al piano viario, con relativi canali per la regimazione dell’acqua piovana: dopodiché, con ogni probabilità, la parte interessata dal crollo sarà coperta con un telone. Diverse sono state le prese di posizione della politica locale, ma non solo, su questa triste vicenda legata alla E45: l’ultima, solamente in ordine di tempo, è quella del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ieri mattina ospite a San Giustino Umbro per un incontro legato al futuro dell’azienda Nardi. “La E45 non è sicuramente una pista da pattinaggio – commenta il Ministro – secondo me sarebbe necessario un intervento che la possa riassestare in maniera tale da essere percorribile in modo adeguato. Conosco molto bene la E45: è da tanti anni che frequento e attraverso queste zone; c’è bisogno di un investimento, ma non credo che questa sia una novità”. Per il momento la risposta concreta di Anas c’è stata, con il personale che ha lavorato praticamente costantemente: c’è ora da capire quali scenari si possono aprire, sia dalla parte della Procura di Arezzo ma anche sul piano pratico del ripristino della viabilità visto anche che in questo momento si viaggia per oltre un chilometro solamente nella corsia di sorpasso. Tutto rimandato alla prossima settimana.
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