Opinionisti Giacomo Moretti

La “magia” dei capi

Numeri, numeri e ancora numeri

Print Friendly and PDF

In questi giorni, come del resto è normale che sia, non si fa altro che parlare di numeri.

Numeri, numeri e ancora numeri.

Numeri che indicano come verrà presumibilmente redistribuita la volontà popolare in Parlamento.

Quindi tutti i sondaggisti, come una sorta di moderni veggenti, sono impegnati a misurare quale percentuale verrà attribuita dal popolo italiano alle singole forze politiche.

Come si sa le percentuali contano, eccome se contano, in quanto sono la base per l’attribuzione dei seggi.

Dunque è tutto un gran parlare di numeri, di percentuali.

Ogni sera il sondaggista di turno si impegna a spiegarci i vari scostamenti in percentuale tra i partiti, anche quelli del famoso zero virgola, per poi cimentarsi in previsioni più o meno risibili.

Inutile nascondersi, i numeri contano, contano i voti, contano le percentuali ma, soprattutto contano i seggi.

Sono i seggi infatti che tramutano i voti in potere.

Tra tanti candidati, peraltro già considerabili eletti in virtù di questa scempia legge elettorale, vi sono personaggi che definire discutibili è poco.

Ciò non conta, ovvero quello che importa ai vari “capi politici”, non è tanto la decenza o la presentabilità di taluni personaggi, ma è la fedeltà.

Beninteso, non trattasi della fedeltà al popolo italiano ed alla Repubblica, cosa peraltro di particolare pregio, ma della fedeltà ai voleri del capo di turno.

Anche in questo caso poco importa che la volontà del “capo” coincida con un reale interesse degli italiani.

Quello che conta è che tale fedeltà porti ad acquisire un posto in lista utile ad essere eletti in Parlamento.

Per questo, il vezzo di candidare nelle varie liste i “fedelissimi” o “cerchi magici” o, come direbbero in botanica “gigli” e piantagioni varie è elemento distintivo dei “capi” tutti.

Divisi su tutto ma su questo sembrano fatti con lo stampino.

Quello che conta è appunto “la magia”, ovvero la capacità di trasformare in azioni concrete l’esclusivo interesse del capo.

Ed ecco allora, che come in ogni circo che si rispetti i numeri più interessanti sono quelli del mago di turno.

Quelli che consentono al “capo” di trasformare le proprie “formule” in esaltati trucchi.

Ma il numero più spettacoloso è quello di trasformare personaggi strampalati addirittura in Onorevoli e Senatori della Repubblica.

Questa si che è una vera magia.

E gli italiani?

Come al circo!

Ridotti a spettatori che possono solo applaudire o lamentarsi dello spettacolo al quale sono costretti ad assistere.

Uno spettacolo del quale sono però degli spettatori senza voce in capitolo.

Prendere o lasciare.

Lo spettacolo è già scritto, la “magia” è già fatta ed il trucco, come tutti i trucchi che si rispettino, è nascosto.

Formule segrete, pozioni studiate nelle “segrete stanze”.

Trucchi custoditi con gelosia dai vari capi che hanno mescolato e creato le varie liste.

Mi pare di vederli all’opera.

Una candidatura uninominale la, un pizzico di collegi sicuri di la e via, l’elezione è assicurata.

E agli spettatori, li seduti sugli spalti con pop-corn e patatine, non resta che applaudire o esprimere il proprio dissenso, persino litigando ferocemente tra di loro.

In entrambi i casi il trucco è riuscito e nessuno potrà impedire l’elezione di quello o quell’altro.

Talvolta la magia dei numeri è impressionante.

Si è persino riusciti a far scomparire candidati da casa propria per farli ricomparire a centinaia di chilometri di distanza ma…

Ma il risultato non cambia.

Che spettacolo!!!

A Roma sono state inventate le formule segrete, candidati che spariscono e ricompaiono ma…quei candidati sempre a Roma ricompariranno.

Una meraviglia.

Il bello è che in tutto questo circo a litigare e discutere è il pubblico.

Un pubblico che può litigare quanto vuole ma sempre pubblico rimane e che non conta nulla.

I “numeri” e le “magie” vengono studiate altrove e le formule restano “segrete”.

Ma lo spettacolo mica è finito, anzi chissà cosa ci riserva il futuro.

I capi continueranno ad esibirsi con numeri di volta in volta sempre più strepitosi.

E il popolo sovrano?

Forse toccherebbe parlare di pubblico sovrano ma, sovrano di cosa?

Il bello è che per assistere a tutto questo tocca anche pagare il biglietto…e che biglietto.

Redazione
© Riproduzione riservata
14/02/2018 19:50:51

Giacomo Moretti

Nato ad Arezzo – Dopo aver assolto agli obblighi di leva comincia subito a lavorare, dalla raccolta stagionale del tabacco passa ad esperienze lavorative alla Buitoni e all’UnoaErre. Si iscrive “tardivamente” all’età di 21 anni alla Facoltà di Giurisprudenza di Urbino dove conseguirà la laurea in corso. Successivamente conseguirà il Diploma presso la Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Assolta la pratica forense, nel 2012 si abilita all’esercizio della professione forense superando l’esame di stato presso la Corte d’Appello di Firenze. Iscritto all’Ordine degli Avvocati di Arezzo esercita la professione forense fino al dicembre 2016. Attualmente si è sospeso volontariamente dall’esercizio della professione di avvocato per accettazione di incarico presso un ente pubblico a seguito della vincita di un concorso. Molto legato al proprio territorio, Consigliere comunale ad Anghiari per due consiliature consecutive. Pur di non lasciare la “sua” Anghiari vive attualmente da pendolare. Attento alla politica ed all’attualità locale e non solo, con il difetto di “dire”, scrivere, sempre quello che pensa. Nel tempo libero, poco, ama camminare e passeggiare per la Valtiberina e fotografarne i paesaggi unici.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Giacomo Moretti

Un linguaggio da ricercare >>>

Tornare alla normalità >>>

La resa davanti al Fast Food >>>

Siamo otto miliardi >>>

Applausi meritati: Grazie Presidente >>>

Dobbiamo tenere duro >>>

Italia d’oro >>>

Ci siamo scopeti italiani >>>

I patti si rispettano, in Italia anche NO! >>>

Serve uno scatto >>>